Le carezze in una voce.
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Nell’articolo
dedicato alla lettura prenatale (qui il link), abbiamo visto come leggere
libri al proprio bambino già durante la gravidanza rappresenti un importante
momento di condivisione, di conoscenza e di scambio emotivo, che rafforza
profondamente il legame genitoriale che si sta sviluppando.
Dopo la nascita però
cosa succede? Come si trasforma la lettura condivisa?
Il post di oggi,
il primo di una serie dedicata alla lettura, alle sue caratteristiche e alle sue evoluzioni nei primi anni dell’infanzia, è dedicato al rapporto del
bambino con la lettura nei primi sei - otto mesi di vita.
Come durante la
gravidanza, anche dopo la nascita, insieme al contatto fisico, la voce del genitore resta un canale
imprescindibile e privilegiato di comunicazione con il proprio bambino, e la
lettura può rappresentare un momento prezioso di condivisione emotiva.
Ma che forme assume
la lettura ai bambini nei primi mesi di vita?
Fino ai 6-8 mesi, il bambino riesce a instaurare esclusivamente relazioni di tipo diadico (persona-persona),
e non triadiche (persona-oggetto-persona), non essendo in grado di orientare
l’attenzione verso l’oggetto d’interesse di un’altra persona.
Rispetto alla
lettura, questa mancanza di attenzione condivisa non permette ancora al bambino
di concentrarsi sul libro mentre la mamma o il papà glielo leggono:
l’attenzione del bambino è infatti dedicata all’adulto che parla, e non al
libro come oggetto del discorso.
Inoltre, in questi primi mesi, il libro per il bambino è prevalentemente un oggetto da mangiare,
manipolare, lanciare, cioè da conoscere e scoprire.
Questi due aspetti,
la mancanza di attenzione condivisa, e la percezione del libro come oggetto,
non devono però far pensare che la lettura debba essere rimandata a quando il
bambino sarà un po’ più grande.
Come durante la gravidanza, in questa prima
fase della vita la lettura trova forma nelle voci della mamma e del papà che accarezzano
il loro bambino con poesie e filastrocche.
Più che le parole in sé, quello che giunge al bambino sono gli
aspetti paralinguistici di un testo, come il tono, l’altezza e il volume della
voce. Le parole sono colte nella loro musicalità, nel loro ritmo, riuscendo a
esprimere un’intenzionalità emotiva che trascende il semplice significato
linguistico.
La lettura può accompagnare
il sonno del bambino, i momenti di coccole, come quelli della pappa,
arricchendo lo stare insieme con suoni che hanno il calore di una carezza.
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Si possono privilegiare quindi libri con filastrocche, poesie, ritornelli, che diano risalto alla musicalità, ai suoni e al ritmo delle parole. Durante la lettura via libera all'espressività e ai cambiamenti di tono, di volume, di velocità della voce, particolarmente apprezzati dai bambini!
Ecco di seguito alcuni libri suggerimenti di lettura.
Mammalingua, B. Tognolini (testi) – P. Valentinis (illustrazioni), Il
Castoro – Edizioni Tuttestorie, 2008 (qui la recensione)
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Mammalingua, B. Tognolini - P. Valentinis, Il Castoro - Edizioni Tuttestorie, 2008 |
Dieci dita alle
mani. Dieci dita ai piedini, M.
Fox (testi) – H. Oxenbury (illustrazioni), Il Castoro, 2009 (qui la recensione)
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Dieci dita alle mani. Dieci dita ai piedini, M. Fox - H. Oxenbury, Il Castoro, 2009 |
Una delicata nursery rhyme dedicata alla tenerezza della prima infanzia, raffigurata attraverso le ditina delle mani e dei piedini di bambini di diverse parti del mondo.
Ti amerò sempre, R. Munsch, Il Leone Verde Edizioni, 2015 (qui la recensione)
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Ti amerò sempre, R. Munsch, Il Leone Verde Edizioni, 2015 |
Un
libro dedicato al cerchio della vita e alla continuità dell’amore, raccontati
attraverso la canzone che una mamma canta al figlio appena nato, canzone che
diventerà un dono d’amore da una generazione all'altra.
Filastrocche appena
nate, S. Bonariva, Edizioni la meridiana, 2009
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Filastrocche appena nate, S.Bonariva, Edizioni la meridiana, 2009 |
Una
raccolta di filastrocche dedicata ai pensieri, ai desideri e alle emozioni che
una mamma può provare durante la gravidanza.
Ninna nanna Ninna
mamma, A. Abbatiello, Fatatrac, 2004
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Ninna nanna Ninna mamma, A. Abbatiello, Fatatrac, 2004 |
Un libro in rima
ormai diventato un piccolo classico, che invita ad essere cantato per accompagnare
il bambino nel momento della nanna.
Gocce di voce,
AA.VV., Fatatrac, 2007
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Gocce di voce, AA.VV, Fatatrac, 2007 |
Nato dall’unione delle voci di sette meravigliosi poeti italiani, questo albo racconta la storia di un fiume, attraverso una narrazione che parte dal suono delle parole, più che dal loro significato.
La Peppina sul comò
– filastrocche per giocare, mangiare, suonare, AA.VV. – A. Sanna, Tre Lune
Edizioni, 2003
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La Peppina sul comò - filastrocche per giocare, mangiare, sognare, AA.VV - A. Sanna, Tre Lune Edizioni, 2003 |
Una bellissima
raccolta di filastrocche e di rime, che trasformano le parole in giochi e suoni
buffi, assurdi, divertenti, e per questo bellissimi.
PER APPROFONDIRE
In questi anni è
andata sviluppandosi sempre maggiore attenzione verso la lettura ad alta voce
ai bambini, e i genitori, da parte loro, sono sempre più consapevoli
dell’importanza di avvicinare i loro figli alla lettura già dalla primissima
età, e si interrogano con curiosità su come farlo e su quali libri proporre.
Ma come mai la
lettura ad alta voce ai bambini è così importante? Scopriamolo insieme!
A tutti i genitori
sarà capitato almeno una volta di chiedersi "Ma perchè mio figlio vuole
leggere sempre la stessa storia?!".
In questo post
andiamo ad esplorare proprio i significati nascosti dietro la richiesta di
leggere sempre, e tante volte, lo stesso libro, scoprendo che questa dinamica
va ben oltre il semplice desiderio di ascoltare un racconto.
L'amore dei bambini
per i libri non è sempre immediato e facile. Nell'articolo sono indicate
alcune piccole strategie che possono
aiutare a favorire un loro approccio positivo alla lettura.
Leggere al proprio
bambino nella pancia è una preziosa occasione per porre le basi per una
relazione affettiva significativa e profonda, che non coinvolge solo la mamma e
il bimbo, ma anche il papà!
Buona lettura,
Elena
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