domenica 14 giugno 2020

La lettura nei primissimi mesi di vita

Le carezze in una voce.


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Dieci dita alle mani. Dieci dita ai piedini, M. Fox - H. Oxenbury, Il Castoro, 2009

Nell’articolo dedicato alla lettura prenatale (qui il link), abbiamo visto come leggere libri al proprio bambino già durante la gravidanza rappresenti un importante momento di condivisione, di conoscenza e di scambio emotivo, che rafforza profondamente il legame genitoriale che si sta sviluppando.


Dopo la nascita però cosa succede? Come si trasforma la lettura condivisa?

Il post di oggi, il primo di una serie dedicata alla lettura, alle sue caratteristiche e alle sue evoluzioni nei primi anni dell’infanzia, è dedicato al rapporto del bambino con la lettura nei primi sei - otto mesi di vita.

Come durante la gravidanza, anche dopo la nascita, insieme al contatto fisico, la voce del genitore resta un canale imprescindibile e privilegiato di comunicazione con il proprio bambino, e la lettura può rappresentare un momento prezioso di condivisione emotiva.

Ma che forme assume la lettura ai bambini nei primi mesi di vita?

Fino ai 6-8 mesi, il bambino riesce a instaurare esclusivamente relazioni di tipo diadico (persona-persona), e non triadiche (persona-oggetto-persona), non essendo in grado di orientare l’attenzione verso l’oggetto d’interesse di un’altra persona.
Rispetto alla lettura, questa mancanza di attenzione condivisa non permette ancora al bambino di concentrarsi sul libro mentre la mamma o il papà glielo leggono: l’attenzione del bambino è infatti dedicata all’adulto che parla, e non al libro come oggetto del discorso.
Inoltre, in questi primi mesi, il libro per il bambino è prevalentemente un oggetto da mangiare, manipolare, lanciare, cioè da conoscere e scoprire.

Questi due aspetti, la mancanza di attenzione condivisa, e la percezione del libro come oggetto, non devono però far pensare che la lettura debba essere rimandata a quando il bambino sarà un po’ più grande.

Come durante la gravidanza, in questa prima fase della vita la lettura trova forma nelle voci della mamma e del papà che accarezzano il loro bambino con poesie e filastrocche.
Più che le parole in sé, quello che giunge al bambino sono gli aspetti paralinguistici di un testo, come il tono, l’altezza e il volume della voce. Le parole sono colte nella loro musicalità, nel loro ritmo, riuscendo a esprimere un’intenzionalità emotiva che trascende il semplice significato linguistico.

La lettura può accompagnare il sonno del bambino, i momenti di coccole, come quelli della pappa, arricchendo lo stare insieme con suoni che hanno il calore di una carezza.


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Dieci dita alle mani. Dieci dita ai piedini, M. Fox - H. Oxenbury, Il Castoro, 2009
Si possono privilegiare quindi libri con filastrocche, poesie, ritornelli, che diano risalto alla musicalità, ai suoni e al ritmo delle parole. Durante la lettura via libera all'espressività e ai cambiamenti di tono, di volume, di velocità della voce, particolarmente apprezzati dai bambini!


Ecco di seguito alcuni libri suggerimenti di lettura.


Mammalingua, B. Tognolini (testi) – P. Valentinis (illustrazioni), Il Castoro – Edizioni Tuttestorie, 2008 (qui la recensione)

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Mammalingua, B. Tognolini - P. Valentinis, Il Castoro - Edizioni Tuttestorie, 2008

Una filastrocca per ogni lettera dell’alfabeto, 21 parole per raccontare e cantare al proprio bambino della vita e dell’amore di un genitore


Dieci dita alle mani. Dieci dita ai piedini, M. Fox (testi) – H. Oxenbury (illustrazioni), Il Castoro, 2009 (qui la recensione)

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Dieci dita alle mani. Dieci dita ai piedini, M. Fox - H. Oxenbury, Il Castoro, 2009

Una delicata nursery rhyme dedicata alla tenerezza della prima infanzia, raffigurata attraverso le ditina delle mani e dei piedini di bambini di diverse parti del mondo.


Ti amerò sempre, R. Munsch, Il Leone Verde Edizioni, 2015 (qui la recensione)

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Ti amerò sempre, R. Munsch, Il Leone Verde Edizioni, 2015

Un libro dedicato al cerchio della vita e alla continuità dell’amore, raccontati attraverso la canzone che una mamma canta al figlio appena nato, canzone che diventerà un dono d’amore da una generazione all'altra.


Filastrocche appena nate, S. Bonariva, Edizioni la meridiana, 2009

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Filastrocche appena nate, S.Bonariva, Edizioni la meridiana, 2009

Una raccolta di filastrocche dedicata ai pensieri, ai desideri e alle emozioni che una mamma può provare durante la gravidanza.


Ninna nanna Ninna mamma, A. Abbatiello, Fatatrac, 2004

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Ninna nanna Ninna mamma, A. Abbatiello, Fatatrac, 2004
Un libro in rima ormai diventato un piccolo classico, che invita ad essere cantato per accompagnare il bambino nel momento della nanna.


Gocce di voce, AA.VV., Fatatrac, 2007

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Gocce di voce, AA.VV, Fatatrac, 2007

Nato dall’unione delle voci di sette meravigliosi poeti italiani, questo albo racconta la storia di un fiume, attraverso una narrazione che parte dal suono delle parole, più che dal loro significato.


La Peppina sul comò – filastrocche per giocare, mangiare, suonare, AA.VV. – A. Sanna, Tre Lune Edizioni, 2003

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La Peppina sul comò - filastrocche per giocare, mangiare, sognare, AA.VV - A. Sanna, Tre Lune Edizioni, 2003
Una bellissima raccolta di filastrocche e di rime, che trasformano le parole in giochi e suoni buffi, assurdi, divertenti, e per questo bellissimi.



PER APPROFONDIRE



In questi anni è andata sviluppandosi sempre maggiore attenzione verso la lettura ad alta voce ai bambini, e i genitori, da parte loro, sono sempre più consapevoli dell’importanza di avvicinare i loro figli alla lettura già dalla primissima età, e si interrogano con curiosità su come farlo e su quali libri proporre.

Ma come mai la lettura ad alta voce ai bambini è così importante? Scopriamolo insieme! 



A tutti i genitori sarà capitato almeno una volta di chiedersi "Ma perchè mio figlio vuole leggere sempre la stessa storia?!".
In questo post andiamo ad esplorare proprio i significati nascosti dietro la richiesta di leggere sempre, e tante volte, lo stesso libro, scoprendo che questa dinamica va ben oltre il semplice desiderio di ascoltare un racconto.




L'amore dei bambini per i libri non è sempre immediato e facile. Nell'articolo sono indicate alcune  piccole strategie che possono aiutare a favorire un loro approccio positivo alla lettura.




Leggere al proprio bambino nella pancia è una preziosa occasione per porre le basi per una relazione affettiva significativa e profonda, che non coinvolge solo la mamma e il bimbo, ma anche il papà!



Buona lettura,
Elena

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