domenica 18 ottobre 2020

Il richiamo della palude

Quanto uguali a noi devono essere le persone alle quali voler bene?



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Il richiamo della palude, D. Calì - M. Somà, Kite Edizioni, 2016

 
Titolo: Il richiamo della palude
Autore: Davide Calì – Marco Somà
Editore: Kite Edizioni
Anno di pubblicazione: 2016
Categoria: Albo illustrato
Età consigliata: Adulti
 

Come raccontare l’adozione? Come esprimere l’immensa ricchezza e la complessità che porta con sé?
 
Davide Calì e Marco Somà, che avevamo già incontrato nel bellissimo “Il venditore di felicità” (qui il link alla recensione), con Il richiamo della palude danno voce a molto aspetti legati all’adozione, quali l’essere uguali e diversi, la ricerca delle proprie origini, il desiderio di trovare il proprio posto nel mondo.
Questo albo, capace di emozionare, lascia però al tempo stesso qualche zona d’ombra, che andremo ad approfondire tra poco, riflesso di un sottile, e spesso inconsapevole, modo di pensare l’adozione di tipo “genitori-centrico”, che in alcuni casi persiste ancora oggi.
 
 
Una coppia che non poteva avere figli trova un neonato vicino alla palude.
 
… sembrò loro un regalo del cielo e non fecero troppo
caso al fatto che avesse le branchie come un pesce.
Non capirono se era stato abbandonato o se aveva perso
i genitori, ma poco importava, perché ne aveva trovati
altri due.”


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Il richiamo della palude, D. Calì - M. Somà, Kite Edizioni, 2016


Il bambino venne chiamato Boris.
Boris cresceva, giocava e rideva come tutti i bambini. Il fatto che avesse gli occhi più grandi degli altri non aveva importanza.

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Il richiamo della palude, D. Calì - M. Somà, Kite Edizioni, 2016


Un giorno di vento però Boris sentì un odore…
 
“… che credeva di aver dimenticato, o di non aver mai conosciuto.
Un odore sepolto nel profondo dei ricordi, un odore che sentiva da piccolo.
L’odore della palude.

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Il richiamo della palude, D. Calì - M. Somà, Kite Edizioni, 2016

 
Boris inizia a interrogarsi sulla sua vita.
 
“ ‘Mamma perché mi avete preso?’
‘Perché ti volevamo bene’ rispose la mamma.
‘Ma perché invece non mi avete lasciato dov’ero?’
‘Perché avresti rischiato di morire’ rispose il padre."
 
Boris divenne irrequieto, non dormiva più e aveva sempre sete.

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Il richiamo della palude, D. Calì - M. Somà, Kite Edizioni, 2016


Una mattina, seguendone l’odore, arrivò alla palude e sentì di essere finalmente ritornato nel suo mondo, dalla sua vera famiglia.
 
“Il suo mondo era la palude. Il suo odore era quello della palude.
Avrebbe dovuto vivere vicino a chi, come lui, aveva le branchie.

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Il richiamo della palude, D. Calì - M. Somà, Kite Edizioni, 2016

 
I genitori di Boris non lo avevano dimenticato, ma non gli chiedevano di tornare a casa.
Gli lasciavano messaggi appesi agli alberi in cui semplicemente dicevano “Se tu sei felice dove sei, siamo felici anche noi”.

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Il richiamo della palude, D. Calì - M. Somà, Kite Edizioni, 2016


Il tempo passava, e piano piano Boris si accorgeva di essere diverso dagli esseri che sembravano uguali a lui.

“Gli altri non mangiavano le stesse cose e parlavano in modo diverso. Ridevano anche in modo diverso.”
 
Iniziò a sentire nostalgia di casa e decise di lasciare la sua nuova famiglia della palude.
Si sentiva unico e solo. Forse per quello era nato senza famiglia.
 
“E con questo pensiero si immerse nella
palude e camminò sul fondo fino a perdersi.”
 
Sul fondo della palude vi erano però tantissime bottiglie, e ciascuna conteneva un biglietto in cui era scritto: “Se tu sei felice dove sei, siamo felici anche noi."

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Il richiamo della palude, D. Calì - M. Somà, Kite Edizioni, 2016

 
Quanto uguali a noi devono  essere le persone alle quali voler bene?
[…] I suoi genitori lo avevano voluto anche se aveva le branchie, non importava che il loro figlio gli somigliasse.
Forse quelli uguali a noi sono semplicemente
coloro a cui vogliamo bene e quelli che ce ne
vogliono?”
 
Boris allora uscì dalla palude e incominciò a camminare verso casa.

 
Con una scrittura semplice Davide Calì riesce nella non facile impresa  di dar voce ad alcuni aspetti fondamentali dell’adozione e dell’amore.
Bisogna assomigliarsi per volersi bene? O è il volersi bene che rende simili? O ancora, il volersi bene può rendere superfluo l’essere simili, facendo invece godere delle differenze? 
Le domande che Boris si pone vanno subito al cuore del problema, anche se, cosi' schiette e dirette, rischiano di cedere un pochino al didascalico. 
Sono comunque interrogativi potenti, che forniscono interessanti spunti di riflessione per adulti e bambini, a prescindere dal tema dell’adozione.
Commoventi i messaggi lasciati dai genitori a Boris, raffigurazione di quell’amore genitoriale capace di rispettare la libertà dei figli, libertà che non è fine di un legame, ma sua evoluzione.
Le illustrazioni di Marco Somà sono immense. Si sviluppano in un gioco di trasparenze, di riflessi, in cui l’acqua è elemento portante. L’atmosfera autunnale delle tavole è accompagnata da elementi surreali come i pesci volanti, che riportano all’idea dell’intersezione tra mondi diversi, tra origini diverse.
Poetica e toccante è infine l’immagine della casa in bottiglia come messaggio d’amore.

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Il richiamo della palude, D. Calì - M. Somà, Kite Edizioni, 2016


Per quanto delicato ed emozionante, questo albo presenta, come avevamo accennato prima, alcune zone d’ombra, che meritano una piccola riflessione.
La prima ombra riguarda il momento dell’adozione di Boris: la sua situazione familiare precedente al ritrovamento viene “liquidata” subito.
I futuri genitori, a cui i dottori avevano detto che non potevano avere figli, vedono il neonato come un dono del cielo.
 
“Non capirono se era stato abbandonato o se aveva perso i genitori, ma poco importava, perché ne aveva trovati altri due.”
 
L’impressione che si ha è che la famiglia di origine possa essere sostituita senza particolari problemi da un’altra, l’importante è che quest’ultima ami il bambino.
Questa percezione ci porta su un confine delicato che si incontra spesso parlando di adozione: il confine tra il diritto di un bambino ad avere una famiglia e il diritto di un adulto a veder realizzato il suo desiderio di genitorialità. In questo inizio di storia non è chiaro quale dei due diritti guidi la scelta dei genitori, lasciando un leggero senso di disagio.
 
Per introdurre nella storia l’elemento della diversità è stato invece scelto l’escamotage narrativo di raffigurare Boris come un mostro, assolutamente adorabile, ma pur sempre un mostro, e la sua casa d’origine come una palude di fango.
Ed ecco la seconda zona d’ombra. Per i bambini che hanno vissuto l’esperienza dell’abbandono, con tutti i problemi di autostima che ne conseguono, veder rappresentato Boris come un mostro con le branchie, proveniente da una palude, può essere faticoso.

Quest’ultimo aspetto mi frena nel consigliare questo libro ai bambini, in particolar modo se adottati, mentre credo possa essere fonte di interessanti spunti per gli adulti, perché riflettendo sulle zone d’ombra che accompagnano la storia si possano accendere molte luci, soprattutto dentro di noi.
 
Buona lettura,
Elena
 
 
 
 

sabato 3 ottobre 2020

Mappe spaziali

Dalla terra, con il naso all’insù!


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Mappe spaziali, L.Albanese - T. Vidus Rosin, Nord-Sud Edizioni, 2019


Titolo: Mappe spaziali
Autore: Lara Albanese – Tommaso Vidus Rosin
Editore: Nord-Sud Edizioni
Anno di pubblicazione: 2019
Categoria: Divulgazione scientifica



Quante volte ci è capitato da piccoli (ma anche da grandi!) di perderci con lo sguardo ad ammirare le stelle, esultando per aver riconosciuto qualche costellazione che avevamo imparato a scuola?
Quante volte, allo stesso tempo, avremmo voluto saperne di più, per poter navigare con sicurezza in questo oceano di luce?
 
Come ogni marinaio che si rispetti sa perfettamente, per navigare qualsiasi mare, anche quello celeste, occorre una mappa…
Ed ecco che una delle più esperte esploratrici del cielo, Lara Albanese, di cui avevamo già apprezzato Costellazioni. Le stelle che disegnano il cielo (qui il link alla recensione), insieme all’illustratore/cartografo Tommaso Vidun Rosin ci regalano non una, ma tante Mappe spaziali, per poter leggere il cielo da tutte le sue angolazioni!
 
Questo albo, pubblicato da Nord-Sud Edizioni nel 2019, è stato finalista al Premio Andersen come Miglior libro di divulgazione.
 
Mappe spaziali inizia presentando la mappa scientifica del cielo boreale e australe, approfondendo poi le rappresentazioni della volta celeste date dalle diverse culture.
 
I popoli di tutto il mondo hanno collegato le stelle con delle linee immaginarie tra cui si sono inventati dei personaggi.
I disegni che si “vedono” collegando le stelle sono le costellazioni.

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Mappe spaziali, L.Albanese - T. Vidus Rosin, Nord-Sud Edizioni, 2019

 
I greci ad esempio hanno visto nelle stelle tantissime figure mitologiche, come Pegaso e la principessa Andromeda.

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Mappe spaziali, L.Albanese - T. Vidus Rosin, Nord-Sud Edizioni, 2019


Nell’antica Cina, invece, la stella polare, intorno a cui le altre stelle del cielo compiono il loro moto apparente, corrispondeva al cuore dell’imperatore cinese.
Molto affascinante è anche la leggende dell’amore impossibile tra la principessa tessitrice (che corrisponde alla nostra Lira) e il guardiano dei buoi (la nostra Aquila).
 
Fra i due c’è la Via Lattea, messa in quel punto per separare i due amanti. La madre della principessa infatti non poteva tollerare che la ricca figlia fosse innamorata di un umile guardiano di buoi.
 
Dopo aver esplorato le costellazioni, il libro ci porta a conoscere meglio il “nostro” cielo, quello di cui fa parte la Terra, presentando anche gli altri pianeti del sistema solare.


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Mappe spaziali, L.Albanese - T. Vidus Rosin, Nord-Sud Edizioni, 2019

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Mappe spaziali, L.Albanese - T. Vidus Rosin, Nord-Sud Edizioni, 2019

La Terra è il nostro pianeta, il terzo del sistema solare. Quest’ultimo fa parte della Via Lattea, la nostra galassia. Noi ruotiamo intorno al Sole, che ci dà luce e vita, e intorno a noi ruota la Luna, il nostro satellite.
Per conoscere meglio l’Universo che ci circonda, l’uomo ha lanciato in orbita tantissime navicelle spaziali. Quante cose hanno scoperto!

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Mappe spaziali, L.Albanese - T. Vidus Rosin, Nord-Sud Edizioni, 2019
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Mappe spaziali, L.Albanese - T. Vidus Rosin, Nord-Sud Edizioni, 2019

E per concludere, ecco il capitolo dedicato ai veicoli spaziali, alla tuta spaziale e alla Stazione Spaziale Internazionale.

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Mappe spaziali, L.Albanese - T. Vidus Rosin, Nord-Sud Edizioni, 2019

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Mappe spaziali, L.Albanese - T. Vidus Rosin, Nord-Sud Edizioni, 2019

 
La Stazione Spaziale Internazionale ha più o meno le dimensioni di un campo di calcio, ma la zona abitabile è molto più simile a un monolocale. […] è visibile a occhio nudo dal nostro pianeta. Sembra una piccola stella in movimento. Gli orari migliori per osservarla sono intorno al tramonto e prima dell’alba, quando noi siamo al buio ma la Stazione Spaziale è illuminata dal Sole.
 
A completamento del volume troviamo un Piccolo Glossario Astronomico.

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Mappe spaziali, L.Albanese - T. Vidus Rosin, Nord-Sud Edizioni, 2019


 
Mappe spaziali ti fa innamorare alla prima occhiata!
Il formato grande in cui potersi immergere, i testi di Lara Albanese così precisi e al contempo accessibili e le illustrazioni accattivanti e scientificamente realistiche di Tommaso Vidus Rosin ne fanno un volume consigliatissimo per tutti i piccoli e grandi marinai delle stelle.
 
E’ un albo suggerito a partire dai 6 anni, anche se i testi sono sicuramente più adatti ai lettori intorno agli 8 anni. I bambini che non hanno ancora grande dimestichezza con la lettura saranno comunque conquistati dalle illustrazioni!
Davvero imperdibile!
 
Buona lettura e buona esplorazione!
Elena