martedì 8 dicembre 2020

Ascolta, mamma

Il segreto svelato del venire al mondo


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Ascolta, mamma, S. Hattori, Kira Kira Edizioni, 2019


Titolo: Ascolta, Mamma

Autore: Sachie Hattori

Editore: Kira Kira

Anno di pubblicazione: 2017

Categoria: Albo illustrato

Età consigliata: Dai 5 anni

 

I grandi misteri della vita, e di ciò che la precede, dovrebbero essere affidate a parole semplici. Ed è con parole semplici, ma estremamente potenti, che la bambina protagonista di Ascolta, mamma, l’opera prima di Sachie Hattori pubblicata dalla casa editrice Kira Kira,  confida alla mamma i ricordi del suo viaggio per venire al mondo.

Questo racconto trova radici nell’intimità dell’abbraccio materno.

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Ascolta, mamma, S. Hattori, Kira Kira Edizioni, 2019

“Ascolta mamma,

prima che me ne dimentichi,

c’è una cosa che ti vorrei raccontare.

Non ti sorprendere, è la mia storia…

prima di nascere.”

 

… che ha inizio nell’universo profondo, dove esistono solo silenzio e stelle.

 

“Quando una stella esplode

Si trasforma in cento puntini scintillanti.

Questi puntini di luce siamo noi.”


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Ascolta, mamma, S. Hattori, Kira Kira Edizioni, 2019

Da questo buio che si fa luce ecco apparire nel cielo tanti bambini con adorabili tutine colorate, pronti ad iniziare il loro viaggio per raggiungere la mamma e il papà.

Salgono a bordo di  una grande nave, dove gli viene insegnato che il mondo a volte è meraviglioso e a volte triste e dove i bambini possono scegliere in quale famiglia nascere.

 

“Ci sono bambini che vanno in grandi città, altri in piccole isole.

Mi ha sorpreso incontrare un bambino che ha scelto di vivere in un luogo freddissimo.”

 

Nascere però non è semplice, serve grande coraggio. Si devono affrontare oceani in tempesta, giungle tropicali, mari profondi e silenziosi.

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Ascolta, mamma, S. Hattori, Kira Kira Edizioni, 2019

E’ la certezza di sapere che c’è qualcuno che li sta aspettando ad aiutarli a superare gli ostacoli.


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Ascolta, mamma, S. Hattori, Kira Kira Edizioni, 2019

“Sarebbe bello conservare questo coraggio anche dopo la nascita.” 


Poi il lungo viaggio è finito…

“E finalmente…

Siamo nati!”


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Ascolta, mamma, S. Hattori, Kira Kira Edizioni, 2019


La piccola protagonista è consapevole che questo viaggio meraviglioso è destinato però ad essere dimenticato, perché…

 

“…il viaggio che inizia quando si viene al mondo

è molto più lungo e molto più incantevole.”

 

Le sue parole assumono quindi il valore di un dono, di un lascito, e la mamma ne è la destinataria.

 

Durante il racconto la mamma, di cui non si vede mai il volto, rimane in silenzio, un silenzio accogliente, avvolgente e attento, che trova espressione nelle mani che abbracciano completamente il volto della bambina, ricordando nella postura il gesto di abbracciarsi la pancia durante la gravidanza, quasi che la figlia fosse ancora dentro di lei.


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Ascolta, mamma, S. Hattori, Kira Kira Edizioni, 2019


La madre quindi non è raffigurata solo come genitrice, ma anche come custode del segreto della vita, di cui ciascun bambino che nasce è portatore.

Bellissima e gioiosa la rappresentazione della nascita attraverso l’immagine dei bambini che escono da sotto le gonne (simbolicamente rosse) delle mamme.

Un aspetto che amo molto di questo albo è il ruolo attivo riconosciuto ai bambini nel loro venire al mondo. Scelgono in quale famiglia nascere e affrontano in prima persona le difficoltà, trasmettendo una profonda consapevolezza del loro esistere, destinata però a smarrirsi diventando adulti, insieme al ricordo di questo lungo viaggio. Questa immagine del bambino come protagonista attivo della propria esistenza ricorda a noi adulti l’importanza di rispettare le competenze di cui i bambini sono in possesso già dalla nascita, lasciandogli lo spazio e il tempo per poterle sviluppare.

I bambini inoltre non sono soli in questa avventura, ma la affrontano insieme, aiutandosi e sostenendosi a vicenda, come se prima di nascere facessero parte di una sola e grande famiglia, quella dell’umanità futura.


Le illustrazioni di Sachie Hattori, presentano sfondi scuri e colori brillanti che ricordano un paesaggio tropicale. Questo contrasto conquista subito il lettore, insieme ai volti particolarissimi dei bambini: le espressioni sono realizzate con tratti particolareggiati ma al contempo essenziali (basti osservare le ciglia, disegnate una ad una), che riflettono la  consapevolezza e la determinazione insita nelle loro azioni.


Questo albo non è solo un racconto commovente, che ci risuona nel profondo, ma è un invito all’ascolto autentico del proprio bambino, di ciò che decide di condividere con noi, perché immancabilmente, attraverso le sue parole ci affida una parte di sé.

La lettura è consigliata a partire dai 4 anni, e può aprire spunti interessanti di confronto con i bambini circa la domanda “Dov’ero prima di nascere?”

La metafora del viaggio per arrivare dalla mamma rende questo libro perfetto anche per affrontare il tema dell’adozione, che è contemporaneamente un viaggio sia fisico che emotivo.

Ascolta, mamma è davvero un regalo, sia per l’adulto che lo legge sia per il bambino che lo ascolta.

 

Buona lettura e buon ascolto,

Elena

 

sabato 14 novembre 2020

Libere e sovrane. Le donne che hanno fatto la Costituzione

Alle nostre "Madri" della Costituzione


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Libere e sovrane. Le donne che hanno fatto la Costituzione, AA.VV., Settenove, 2020 


Titolo: Libere e sovrane. Le donne che hanno fatto la Costituzione

Autore: M.Cossali – G.Mirandola – M.Rossi – N.Volani – Michela Nanut

Editore: Settenove

Anno di pubblicazione: 2020

Categoria: Albo illustrato

Età consigliata: Dai 10-11 anni

 

“Le lapidi sono importanti, i monumenti sono importanti, ma il più grande monumento, il maggiore, il più straordinario che si è costruito in Italia alla libertà, alla giustizia, alla Resistenza, all’antifascismo, al pacifismo, è la nostra Costituzione.” Teresa Mattei

Con questo incipit inizia Libere e Sovrane. Le donne che hanno fatto la Costituzione, un albo pubblicato quest’anno dalla casa editrice Settenove, che racconta le biografie delle ventuno donne che hanno partecipato alla scrittura della Costituzione.

Come sappiamo, la partecipazione “legittimata” delle donne alla politica è veramente molto recente. E’ solo nel 1946 che viene permesso alle donne di votare per la prima volta, partecipando al referendum istituzionale per scegliere tra monarchia e repubblica e all’elezione dell’Assemblea Costituente che dovrà redigere la Costituzione Italiana.

L’Assemblea costituente fu composta da cinquecentotrentacinque uomini e ventuno donne.

Chi erano queste donne? Da dove venivano? Di quali pensieri erano portatrici?

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Libere e sovrane. Le donne che hanno fatto la Costituzione, AA.VV., Settenove, 2020 

Libere e sovrane racconta la loro vita, la vita di queste donne che, numericamente in minoranza, hanno saputo fare la differenza nella stesura della Costituzione. E’ soprattutto grazie a loro che viene riconosciuta la parità di diritti tra uomini e donne.


 

TERESA MATTEI

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Libere e sovrane. Le donne che hanno fatto la Costituzione, AA.VV., Settenove, 2020 


ANGELA GUIDI CINGOLANI

ADELE BEI

MARIA MADDALENA ROSSI

ANGELINA MERLIN

MARIA AGAMBEN FEDERICI

RITA MONTAGNANA

NADIA GALLICO SPANO

VITTORIA TITOMANLIO

NILDE IOTTI

ANGELA GOTELLI

MARIA NICOTRA

TERESA NOCE

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Libere e sovrane. Le donne che hanno fatto la Costituzione, AA.VV., Settenove, 2020 

MARIA DE UNTERRICHTER

OTTAVIA PENNA

ELETTRA POLLASTRINI

LAURA BIANCHINI

BIANCA BIANCHI

FILOMENA DELLI CASTELLI

ELISABETTA CONCI

ANGIOLA MINELLA

 

Questo albo illustrato è un viaggio nel passato che, come sempre fa la Storia, porta anche a interrogarci sul presente. Quanto di queste parità e uguaglianza siamo riusciti a trasferire dalla carta alla realtà?

Le discriminazioni di genere e i pregiudizi sono ancora fortemente presenti nella nostra vita quotidiana, sia in famiglia che sul lavoro, e la strada da fare è ancora lunga.

L’impegno di queste “Madri” della Costituzione diventa quindi quanto mai attuale.

Prima e dopo l’Assemblea costituente, ciascuna di loro in modo diverso, con indirizzi politici differenti, si è impegnata al riconoscimento dei diritti di donne, bambini, poveri e lavoratori.

Queste ventuno donne, di cui per alcune è stato difficile trovare una fotografia che le ritraesse,  ci hanno lasciato in eredità non solo una Costituzione, ma soprattutto una modalità di partecipazione civile, sociale e politica da cui possiamo trarre esempio per trasformare davvero i principi della Costituzione in realtà quotidiana.

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Libere e sovrane. Le donne che hanno fatto la Costituzione, AA.VV., Settenove, 2020 

Consiglio questo libro prima di tutto a noi adulti, per riscoprire figure in parte dimenticate del nostro passato, il cui contributo politico e civile persiste ancora oggi, anche se spesso in maniera inconsapevole.

Per i ragazzi, è consigliato a partire dai 10-11 anni, e può rappresentare uno strumento didattico prezioso per approcciarsi in modo divergente allo studio della Storia, quella con la “s” maiuscola che porta a riflettere anche sulla contemporaneità.


Libere e sovrane. Le donne che hanno fatto la Costituzione, AA.VV., Settenove, 2020 


Buona lettura e buona Storia,

Elena

 

 


domenica 18 ottobre 2020

Il richiamo della palude

Quanto uguali a noi devono essere le persone alle quali voler bene?



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Il richiamo della palude, D. Calì - M. Somà, Kite Edizioni, 2016

 
Titolo: Il richiamo della palude
Autore: Davide Calì – Marco Somà
Editore: Kite Edizioni
Anno di pubblicazione: 2016
Categoria: Albo illustrato
Età consigliata: Adulti
 

Come raccontare l’adozione? Come esprimere l’immensa ricchezza e la complessità che porta con sé?
 
Davide Calì e Marco Somà, che avevamo già incontrato nel bellissimo “Il venditore di felicità” (qui il link alla recensione), con Il richiamo della palude danno voce a molto aspetti legati all’adozione, quali l’essere uguali e diversi, la ricerca delle proprie origini, il desiderio di trovare il proprio posto nel mondo.
Questo albo, capace di emozionare, lascia però al tempo stesso qualche zona d’ombra, che andremo ad approfondire tra poco, riflesso di un sottile, e spesso inconsapevole, modo di pensare l’adozione di tipo “genitori-centrico”, che in alcuni casi persiste ancora oggi.
 
 
Una coppia che non poteva avere figli trova un neonato vicino alla palude.
 
… sembrò loro un regalo del cielo e non fecero troppo
caso al fatto che avesse le branchie come un pesce.
Non capirono se era stato abbandonato o se aveva perso
i genitori, ma poco importava, perché ne aveva trovati
altri due.”


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Il richiamo della palude, D. Calì - M. Somà, Kite Edizioni, 2016


Il bambino venne chiamato Boris.
Boris cresceva, giocava e rideva come tutti i bambini. Il fatto che avesse gli occhi più grandi degli altri non aveva importanza.

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Il richiamo della palude, D. Calì - M. Somà, Kite Edizioni, 2016


Un giorno di vento però Boris sentì un odore…
 
“… che credeva di aver dimenticato, o di non aver mai conosciuto.
Un odore sepolto nel profondo dei ricordi, un odore che sentiva da piccolo.
L’odore della palude.

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Il richiamo della palude, D. Calì - M. Somà, Kite Edizioni, 2016

 
Boris inizia a interrogarsi sulla sua vita.
 
“ ‘Mamma perché mi avete preso?’
‘Perché ti volevamo bene’ rispose la mamma.
‘Ma perché invece non mi avete lasciato dov’ero?’
‘Perché avresti rischiato di morire’ rispose il padre."
 
Boris divenne irrequieto, non dormiva più e aveva sempre sete.

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Il richiamo della palude, D. Calì - M. Somà, Kite Edizioni, 2016


Una mattina, seguendone l’odore, arrivò alla palude e sentì di essere finalmente ritornato nel suo mondo, dalla sua vera famiglia.
 
“Il suo mondo era la palude. Il suo odore era quello della palude.
Avrebbe dovuto vivere vicino a chi, come lui, aveva le branchie.

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Il richiamo della palude, D. Calì - M. Somà, Kite Edizioni, 2016

 
I genitori di Boris non lo avevano dimenticato, ma non gli chiedevano di tornare a casa.
Gli lasciavano messaggi appesi agli alberi in cui semplicemente dicevano “Se tu sei felice dove sei, siamo felici anche noi”.

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Il richiamo della palude, D. Calì - M. Somà, Kite Edizioni, 2016


Il tempo passava, e piano piano Boris si accorgeva di essere diverso dagli esseri che sembravano uguali a lui.

“Gli altri non mangiavano le stesse cose e parlavano in modo diverso. Ridevano anche in modo diverso.”
 
Iniziò a sentire nostalgia di casa e decise di lasciare la sua nuova famiglia della palude.
Si sentiva unico e solo. Forse per quello era nato senza famiglia.
 
“E con questo pensiero si immerse nella
palude e camminò sul fondo fino a perdersi.”
 
Sul fondo della palude vi erano però tantissime bottiglie, e ciascuna conteneva un biglietto in cui era scritto: “Se tu sei felice dove sei, siamo felici anche noi."

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Il richiamo della palude, D. Calì - M. Somà, Kite Edizioni, 2016

 
Quanto uguali a noi devono  essere le persone alle quali voler bene?
[…] I suoi genitori lo avevano voluto anche se aveva le branchie, non importava che il loro figlio gli somigliasse.
Forse quelli uguali a noi sono semplicemente
coloro a cui vogliamo bene e quelli che ce ne
vogliono?”
 
Boris allora uscì dalla palude e incominciò a camminare verso casa.

 
Con una scrittura semplice Davide Calì riesce nella non facile impresa  di dar voce ad alcuni aspetti fondamentali dell’adozione e dell’amore.
Bisogna assomigliarsi per volersi bene? O è il volersi bene che rende simili? O ancora, il volersi bene può rendere superfluo l’essere simili, facendo invece godere delle differenze? 
Le domande che Boris si pone vanno subito al cuore del problema, anche se, cosi' schiette e dirette, rischiano di cedere un pochino al didascalico. 
Sono comunque interrogativi potenti, che forniscono interessanti spunti di riflessione per adulti e bambini, a prescindere dal tema dell’adozione.
Commoventi i messaggi lasciati dai genitori a Boris, raffigurazione di quell’amore genitoriale capace di rispettare la libertà dei figli, libertà che non è fine di un legame, ma sua evoluzione.
Le illustrazioni di Marco Somà sono immense. Si sviluppano in un gioco di trasparenze, di riflessi, in cui l’acqua è elemento portante. L’atmosfera autunnale delle tavole è accompagnata da elementi surreali come i pesci volanti, che riportano all’idea dell’intersezione tra mondi diversi, tra origini diverse.
Poetica e toccante è infine l’immagine della casa in bottiglia come messaggio d’amore.

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Il richiamo della palude, D. Calì - M. Somà, Kite Edizioni, 2016


Per quanto delicato ed emozionante, questo albo presenta, come avevamo accennato prima, alcune zone d’ombra, che meritano una piccola riflessione.
La prima ombra riguarda il momento dell’adozione di Boris: la sua situazione familiare precedente al ritrovamento viene “liquidata” subito.
I futuri genitori, a cui i dottori avevano detto che non potevano avere figli, vedono il neonato come un dono del cielo.
 
“Non capirono se era stato abbandonato o se aveva perso i genitori, ma poco importava, perché ne aveva trovati altri due.”
 
L’impressione che si ha è che la famiglia di origine possa essere sostituita senza particolari problemi da un’altra, l’importante è che quest’ultima ami il bambino.
Questa percezione ci porta su un confine delicato che si incontra spesso parlando di adozione: il confine tra il diritto di un bambino ad avere una famiglia e il diritto di un adulto a veder realizzato il suo desiderio di genitorialità. In questo inizio di storia non è chiaro quale dei due diritti guidi la scelta dei genitori, lasciando un leggero senso di disagio.
 
Per introdurre nella storia l’elemento della diversità è stato invece scelto l’escamotage narrativo di raffigurare Boris come un mostro, assolutamente adorabile, ma pur sempre un mostro, e la sua casa d’origine come una palude di fango.
Ed ecco la seconda zona d’ombra. Per i bambini che hanno vissuto l’esperienza dell’abbandono, con tutti i problemi di autostima che ne conseguono, veder rappresentato Boris come un mostro con le branchie, proveniente da una palude, può essere faticoso.

Quest’ultimo aspetto mi frena nel consigliare questo libro ai bambini, in particolar modo se adottati, mentre credo possa essere fonte di interessanti spunti per gli adulti, perché riflettendo sulle zone d’ombra che accompagnano la storia si possano accendere molte luci, soprattutto dentro di noi.
 
Buona lettura,
Elena
 
 
 
 

sabato 3 ottobre 2020

Mappe spaziali

Dalla terra, con il naso all’insù!


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Mappe spaziali, L.Albanese - T. Vidus Rosin, Nord-Sud Edizioni, 2019


Titolo: Mappe spaziali
Autore: Lara Albanese – Tommaso Vidus Rosin
Editore: Nord-Sud Edizioni
Anno di pubblicazione: 2019
Categoria: Divulgazione scientifica



Quante volte ci è capitato da piccoli (ma anche da grandi!) di perderci con lo sguardo ad ammirare le stelle, esultando per aver riconosciuto qualche costellazione che avevamo imparato a scuola?
Quante volte, allo stesso tempo, avremmo voluto saperne di più, per poter navigare con sicurezza in questo oceano di luce?
 
Come ogni marinaio che si rispetti sa perfettamente, per navigare qualsiasi mare, anche quello celeste, occorre una mappa…
Ed ecco che una delle più esperte esploratrici del cielo, Lara Albanese, di cui avevamo già apprezzato Costellazioni. Le stelle che disegnano il cielo (qui il link alla recensione), insieme all’illustratore/cartografo Tommaso Vidun Rosin ci regalano non una, ma tante Mappe spaziali, per poter leggere il cielo da tutte le sue angolazioni!
 
Questo albo, pubblicato da Nord-Sud Edizioni nel 2019, è stato finalista al Premio Andersen come Miglior libro di divulgazione.
 
Mappe spaziali inizia presentando la mappa scientifica del cielo boreale e australe, approfondendo poi le rappresentazioni della volta celeste date dalle diverse culture.
 
I popoli di tutto il mondo hanno collegato le stelle con delle linee immaginarie tra cui si sono inventati dei personaggi.
I disegni che si “vedono” collegando le stelle sono le costellazioni.

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Mappe spaziali, L.Albanese - T. Vidus Rosin, Nord-Sud Edizioni, 2019

 
I greci ad esempio hanno visto nelle stelle tantissime figure mitologiche, come Pegaso e la principessa Andromeda.

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Mappe spaziali, L.Albanese - T. Vidus Rosin, Nord-Sud Edizioni, 2019


Nell’antica Cina, invece, la stella polare, intorno a cui le altre stelle del cielo compiono il loro moto apparente, corrispondeva al cuore dell’imperatore cinese.
Molto affascinante è anche la leggende dell’amore impossibile tra la principessa tessitrice (che corrisponde alla nostra Lira) e il guardiano dei buoi (la nostra Aquila).
 
Fra i due c’è la Via Lattea, messa in quel punto per separare i due amanti. La madre della principessa infatti non poteva tollerare che la ricca figlia fosse innamorata di un umile guardiano di buoi.
 
Dopo aver esplorato le costellazioni, il libro ci porta a conoscere meglio il “nostro” cielo, quello di cui fa parte la Terra, presentando anche gli altri pianeti del sistema solare.


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Mappe spaziali, L.Albanese - T. Vidus Rosin, Nord-Sud Edizioni, 2019

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Mappe spaziali, L.Albanese - T. Vidus Rosin, Nord-Sud Edizioni, 2019

La Terra è il nostro pianeta, il terzo del sistema solare. Quest’ultimo fa parte della Via Lattea, la nostra galassia. Noi ruotiamo intorno al Sole, che ci dà luce e vita, e intorno a noi ruota la Luna, il nostro satellite.
Per conoscere meglio l’Universo che ci circonda, l’uomo ha lanciato in orbita tantissime navicelle spaziali. Quante cose hanno scoperto!

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Mappe spaziali, L.Albanese - T. Vidus Rosin, Nord-Sud Edizioni, 2019
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Mappe spaziali, L.Albanese - T. Vidus Rosin, Nord-Sud Edizioni, 2019

E per concludere, ecco il capitolo dedicato ai veicoli spaziali, alla tuta spaziale e alla Stazione Spaziale Internazionale.

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Mappe spaziali, L.Albanese - T. Vidus Rosin, Nord-Sud Edizioni, 2019

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Mappe spaziali, L.Albanese - T. Vidus Rosin, Nord-Sud Edizioni, 2019

 
La Stazione Spaziale Internazionale ha più o meno le dimensioni di un campo di calcio, ma la zona abitabile è molto più simile a un monolocale. […] è visibile a occhio nudo dal nostro pianeta. Sembra una piccola stella in movimento. Gli orari migliori per osservarla sono intorno al tramonto e prima dell’alba, quando noi siamo al buio ma la Stazione Spaziale è illuminata dal Sole.
 
A completamento del volume troviamo un Piccolo Glossario Astronomico.

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Mappe spaziali, L.Albanese - T. Vidus Rosin, Nord-Sud Edizioni, 2019


 
Mappe spaziali ti fa innamorare alla prima occhiata!
Il formato grande in cui potersi immergere, i testi di Lara Albanese così precisi e al contempo accessibili e le illustrazioni accattivanti e scientificamente realistiche di Tommaso Vidus Rosin ne fanno un volume consigliatissimo per tutti i piccoli e grandi marinai delle stelle.
 
E’ un albo suggerito a partire dai 6 anni, anche se i testi sono sicuramente più adatti ai lettori intorno agli 8 anni. I bambini che non hanno ancora grande dimestichezza con la lettura saranno comunque conquistati dalle illustrazioni!
Davvero imperdibile!
 
Buona lettura e buona esplorazione!
Elena


sabato 5 settembre 2020

Le parole di Bianca sono farfalle

Quando la voce nasce dal silenzio

 
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Le parole di Bianca sono farfalle, C. Lorenzoni - S. Fatus, EDT Giralangolo - uovonero, 2016 


Titolo: Le parole di Bianca sono farfalle
Autore: C. Lorenzoni – S. Fatus
Editore: EDT Giralangolo – uovonero
Anno di pubblicazione: 2016
Età consigliata: dai 5 anni

 
Leggendo La parole di Bianca sono farfalle si viene colpiti al cuore, si ha la sensazione di aver ricevuto un dono, un seme prezioso da custodire e coltivare.
Bianca e le sue parole hanno il sapore di una carezza, l’entusiasmo travolgente di un girotondo di colori, la profonda espressività che si nasconde nel silenzio.
 
Bianca è una bambina sordomuta.
 
Non parla, ma vede cose che gli altri non vedono.
Bianca vede quando i sorrisi dicono bugie
e quando gli occhi parlano anche se la bocca riposa.


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Le parole di Bianca sono farfalle, C. Lorenzoni - S. Fatus, EDT Giralangolo - uovonero, 2016 


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Le parole di Bianca sono farfalle, C. Lorenzoni - S. Fatus, EDT Giralangolo - uovonero, 2016 

Bianca vede le linee vicino agli occhi della mamma,
le piacciono molto quelle linee
perché sorridono sempre,
anche quando lei è arrabbiata.
 
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Le parole di Bianca sono farfalle, C. Lorenzoni - S. Fatus, EDT Giralangolo - uovonero, 2016 

Insieme alla mamma, Bianca gioca con la realtà, disegnando polipi e stelle marine sui muri della cameretta, indossando cappelli di paglia e occhiali per prendere il sole in salotto mentre fuori nevica.

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Le parole di Bianca sono farfalle, C. Lorenzoni - S. Fatus, EDT Giralangolo - uovonero, 2016 


Bianca i suoni non li sente, ma li vede.
 
I suoni delle risate di cuore, attorcigliati come la coda di un maialino.

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Le parole di Bianca sono farfalle, C. Lorenzoni - S. Fatus, EDT Giralangolo - uovonero, 2016 

I suoni scintillanti e appuntiti dei baci sulla guancia.
I suoni lisci e lenti delle mani tra i capelli.

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Le parole di Bianca sono farfalle, C. Lorenzoni - S. Fatus, EDT Giralangolo - uovonero, 2016 

Come delle farfalle, le mani di Bianca danzano nell’aria. E raccontano…
 
[…] la tenerezza dei baci del papà […]
 
 … mentre
 
[…]le linee vicino agli occhi della mamma
sono i raggi di sole che ha dentro.
 
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Le parole di Bianca sono farfalle, C. Lorenzoni - S. Fatus, EDT Giralangolo - uovonero, 2016 


Le mani di Bianca…
 
[…] raccontano tutte le storie e tutti i suoni del mondo.
 

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Le parole di Bianca sono farfalle, C. Lorenzoni - S. Fatus, EDT Giralangolo - uovonero, 2016 


Grazie alle parole di Chiara Lorenzoni e alle illustrazioni di Sophie Fatus, evocative e poetiche, ci immergiamo completamente nel mondo di Bianca, nei suoi colori, nelle sue sensazioni ed emozioni, nel suo silenzio carico di musica.
 
Questo albo ha il grandissimo pregio di trattare un argomento delicato come la disabilità uditiva senza cadere nel didascalico. Quelli che possono essere visti come dei limiti, la sordità e il mutismo, diventano potenzialità che mostrano modi nuovi di approcciarsi alla realtà.
 
La storia di Bianca si trasforma in un invito a leggere il mondo da una diversa prospettiva,  seguendo le linee e i colori che lo attraversano, e a raccontarlo con parole nuove. Parole che hanno il ritmo di una carezza, la morbidezza di un tappeto sotto i piedi, lo scintillio di un bacio, la delicatezza di una farfalla.
 
Questo albo è consigliato a partire dai 5 – 6 anni, e può rappresentare anche uno strumento didattico prezioso da utilizzare a scuola per  trattare il tema non solo della disabilità uditiva, ma anche della comunicazione attraverso canali non tradizionali.
 
L’edizione utilizza in questa recensione è quella pubblicata nel 2016 nella collana I libri di Camilla, della casa editrice uovonero, che propone la versione con simboli WLS di albi illustrati già conosciuti ed apprezzati.
Per un approfondimento della scrittura in simboli, qui il link all’articolo dedicato.
 
Buona lettura e buone farfalle,
Elena