venerdì 29 maggio 2020

Una formidabile gara di ballo

Raccontare la sclerosi multipla ai bambini.



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Una formidabile gara di ballo, E.Nava - P. La Porta, Carthusia, 2018


Titolo: Una formidabile gara di ballo

Autore: Emanuela Nava – Patrizia La Porta

Editore: Carthusia

Anno di pubblicazione: 2018

Categoria: Albo illustrato

Età consigliata: Dai 3 anni



Il 30 maggio 2020 è la Giornata Mondiale dedicata alla sclerosi multipla.

La sclerosi multipla è una malattia degenerativa fatta di sintomi invisibili all’esterno, ma che hanno un enorme impatto sulla qualità della vita della persona colpita. Molto spesso è difficile far capire agli altri, anche alle persone più intime, quanto questa malattia sia invalidante e quanto la stanchezza che “butta a terra” non sia la classica stanchezza da fine giornata.

Quando la sclerosi multipla colpisce un genitore, questa non ha ripercussioni solamente sul malato, ma coinvolge tutta la famiglia: cambiano gli equilibri, i ruoli familiari, la distribuzione dei tempi e delle energie.
Il carattere invisibile di questa malattia può rendere difficile per un bambino comprendere perché la mamma o il papà hanno bisogno di riposare spesso, perché alcuni movimenti possono essere difficili o perché le gambe tremano in modo incontrollato.

Per aiutare i genitori ad accompagnare i bambini verso una presa di consapevolezza di questa malattia e delle sue implicazioni, Emanuela Nava e Patrizia La Porta hanno pubblicato, per Carthusia, l’albo illustrato Una formidabile gara di ballo.

La protagonista della storia è GalliNella Rossa che, incoraggiata dai suoi pulcini, decide di partecipare alla gara di ballo indetta per la Festa di Fine Estate alla fattoria.
A questa festa erano stati…

…invitati a danzare i migliori ballerini dell’aia: galline, fagiani, pavoni, tacchine e oche. E a suonare i migliori concertisti del cielo: allodole, usignoli, canarini e pettirossi.

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Una formidabile gara di ballo, E.Nava - P. La Porta, Carthusia, 2018

GalliNella Rossa si allenava duramente, mentre i suo pulcini le suggerivano qualche nuovo passo.


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Una formidabile gara di ballo, E.Nava - P. La Porta, Carthusia, 2018

All’improvviso, però, GalliNella Rossa iniziò a cadere.

La prima volta che era scivolata non aveva avuto dubbi.
Era stato il Lupo Invisibile a darle uno spintone.
Invisibile per tutti, lei però lo vedeva bene.
Quando GalliNella Rossa si era rialzata, lui aveva provato con una corda: gliela lanciava tra le zampe per farla inciampare.


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Una formidabile gara di ballo, E.Nava - P. La Porta, Carthusia, 2018

Da qual giorno, ogni volta che GalliNella Rossa si metteva a ballare, il Lupo Invisibile cercava di farla cadere.


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Una formidabile gara di ballo, E.Nava - P. La Porta, Carthusia, 2018

Lei però non si arrese e continuò ad allenarsi tutti i giorni. Se cadeva si rialzava.

A volte era molto stanca: era il Lupo Invisibile che l’affaticava, ma non si dava mai per vinta. Allora si fermava e lasciava che il sole scaldasse le piume arruffate.


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Una formidabile gara di ballo, E.Nava - P. La Porta, Carthusia, 2018

Arrivò finalmente il giorno della gara.
GalliNella Rossa era pronta,…

[…] incoraggiata dai pulcini e dal gallo. […] Guardò i suoi piccoli e respirò forte.

Iniziò a ballare, e …

Si muoveva come se sul capo non avesse una cresta rossa, ma una preziosa corona da regina.

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Una formidabile gara di ballo, E.Nava - P. La Porta, Carthusia, 2018

All’improvviso però il Lupo Invisibile tornò.


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Una formidabile gara di ballo, E.Nava - P. La Porta, Carthusia, 2018

GalliNella Rossa non si lasciò spaventare. Sapeva che il Lupo sarebbe venuto da lei, e si era preparata per affrontarlo.

Per questo aveva nascosto una corda lunga e robusta sotto le piume.
A ogni giravolta, a ogni piroetta, a ogni volteggio, avvolse la corda attorno al Lupo Invisibile, legandolo sempre più stretto.

Al termine della danza,…

[…] i pulcini gridarono per la gioia “Mamma sei bravissima!”.


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Una formidabile gara di ballo, E.Nava - P. La Porta, Carthusia, 2018

GalliNella Rossa era felice, perché era riuscita a fermare il Lupo Invisibile, almeno per un po’.
Corse incontro al Gallo, che per tutta la gara aveva continuato a guardarla facendo il tifo per lei, applaudendola…

[…] con il battito gentile del suo cuore.



Questo delicato albo illustrato è nato dalle idee emerse durante un focus group, guidato dalla psicologa Annarita Adduci, che ha coinvolto mamme e papà che convivono più o meno direttamente con la  sclerosi multipla.
Le emozioni, i vissuti, le fatiche che sono emerse da questo confronto sono state trasformate in parole da Emanuela Nava, e in illustrazioni da Patrizia la Porta.
Il risultato di questa collaborazione è un racconto al contempo poetico e reale, che riesce a dare voce alla determinazione delle mamme, e dei papà, a vivere intensamente la propria vita nonostante la consapevolezza che il Lupo Invisibile può essere in agguato.

Il genitore non è però solo nell’affrontare le difficoltà: questa storia ha come protagonista non solo GalliNella Rossa, ma anche i suoi pulcini e il Gallo, che con il loro affetto, la loro presenza e il loro tifo aiutano GalliNella Rossa a non abbattersi. Perché è vero che la malattia quando arriva colpisce l’intera famiglia, ma è anche vero che è proprio questa famiglia la risorsa più preziosa con cui affrontarla.

Questo albo è consigliato a partire da 3 anni, e nelle pagine finali presenta delle piccole attività da fare insieme al proprio bambino, per arricchire ulteriormente questo percorso condiviso di comprensione e di presa di consapevolezza delle implicazioni della malattia.


Buona lettura,
Elena



venerdì 22 maggio 2020

Harold e la matita viola

Una passeggiata nell’immaginazione dei bambini.




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Harold e la matita viola, C. Johnson, Camelozampa, 2020

Titolo: Harold e la matita viola

Autore: Crockett Johnson

Editore: Camelozampa

Anno di pubblicazione: 2020

Categoria: Albo illustrato

Età consigliata: Dai 3 – 4 anni



Harold e la sua matita viola sono tornati!!
Questa primavera Camelozampa ci fa un bellissimo regalo, riportando in Italia un classico della letteratura per l’infanzia di Crockett Johnson, pubblicato per la prima volta nel 1955.

Harold è un adorabile bambino in tutina bianca, che parte per una fantastica avventura insieme alla sua inseparabile matita viola.


Una sera…

Harold decise di andare a fare una passeggiata al chiaro di luna.
Ma la luna non c’era, e ad Harold serviva una luna per fare una passeggiata al chiaro di luna.

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Harold e la matita viola, C. Johnson, Camelozampa, 2020
E gli serviva qualcosa su cui passeggiare.

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Harold e la matita viola, C. Johnson, Camelozampa, 2020

Con la sua matita viola Harold disegnò una strada lunga e dritta e poi una scorciatoia attraverso i campi. La luna intanto continuava a seguirlo.

La scorciatoia portava proprio dove Harold pensava che ci sarebbe stata bene una foresta.
Non voleva perdersi. Allora fece una foresta piccolissima, con un albero soltanto.

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Harold e la matita viola, C. Johnson, Camelozampa, 2020

Scoprì che l’albero era un albero di mele, e ci mise di guardia un drago spaventoso, così spaventoso che…

Spaventò persino Harold, che indietreggiò.

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Harold e la matita viola, C. Johnson, Camelozampa, 2020

La mano che reggeva la matita viola tremò.

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Harold e la matita viola, C. Johnson, Camelozampa, 2020

E quel tremolio si trasformò in un mare, dove Harold iniziò ad affondare.
Grazie alla sua matita viola, il bambino riuscì però a disegnare una barca e a salirci a bordo.

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Harold e la matita viola, C. Johnson, Camelozampa, 2020

Approdato su un’isola, dopo aver fatto un pic-nic con delle meravigliose torte, Harold disegnò una montagna.

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Harold e la matita viola, C. Johnson, Camelozampa, 2020
Era stanco, e sentiva proprio il bisogno di andare a letto.
Sperava di riuscire a vedere la finestra della sua camera dalla cima della montagna.
Ma quando si sporse per guardare dall’altra parte scivolò giù.
Non c’era un altro versante della montagna.
Stava cedendo nel vuoto.

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Harold e la matita viola, C. Johnson, Camelozampa, 2020

Con la sua matita viola creò allora una mongolfiera, e dell’alto continuò a cercare la sua casa, sempre seguito dalla luna.

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Harold e la matita viola, C. Johnson, Camelozampa, 2020
Dopo tanto viaggiare…

…all’improvviso, Harold si ricordò.
Si ricordò dov’era la finestra della sua camera quando c’era la luna.
Incorniciava sempre la luna.

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Harold e la matita viola, C. Johnson, Camelozampa, 2020
Disegnata la finestra,…

…Harold fece il suo lettino..

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Harold e la matita viola, C. Johnson, Camelozampa, 2020
E si mise a letto.

La matita viola scivolò a terra.
E Harold scivolò in un sonno tranquillo.


Questo albo illustrato è un elogio alla capacità dei bambini, grazie alla loro immaginazione, di creare mondi a partire dal nulla e di interagire con esso.
Il nulla e le sue possibilità trovano espressione stilistica nella preponderanza del bianco che caratterizza le pagine del libro.

Questa storia racconta anche il carattere imprevedibile dell’immaginazione, che porta Harold dove non avrebbe mai pensato.
All’inizio della storia il bambino è molto attento a strutturare la sua avventura: fa una strada bella dritta e disegna una foresta con un unico albero per essere sicuro di non perdersi…
Ad un certo punto però il mondo creato da Harold inizia a sfuggirgli di mano: il drago che disegna è così terrificante da spaventare anche lui, la mano trema e crea un mare, e da qual momento l’avventura prende  una direzione inaspettata.

E’ affascinante l’interazione tra la fantasia di Harold e gli imprevisti creati involontariamente dalla sua stessa immaginazione.
Ciò che disegna dà vita ad una strada fantastica nuova, non prevista, che stimola ulteriormente la sua immaginazione, facendogli prima scoprire un isola deserta, per poi portarlo a volare in cielo su una mongolfiera.
Harold, con le sue avventure, ci racconta un aspetto del processo creativo: quando si percorre la strada dell’immaginazione, la direzione non siamo solo noi a deciderla. E proprio per questo la creatività è così emozionante.

Questo albo è consigliato a partire dai 3 – 4 anni, e saprà sicuramente conquistare i bambini e gli adulti di oggi, come ha conquistato intere generazioni di lettori grandi e piccoli nei decenni passati.


Buona immaginazione,
Elena






venerdì 8 maggio 2020

Ti amerò sempre

Raccontando l'amore di una mamma...


Ti amero' sempre, R. Munsch, L. Sforza, Il Leone Verde Edizioni, 2015



Titolo: Ti amerò sempre
Autore: R. Munsch – L. Sforza
Editore: Il Leone Verde Edizioni
Anno di pubblicazione: 2015
Categoria: Albo illustrato
Età consigliata: Adulti


Oggi racconteremo di un libro dedicato all’amore materno, a quell’amore che attraversa le fatiche quotidiane e il tempo, e ne viene arricchito.
Oggi racconteremo di un libro che parla di un amore dalle radici forti, che entra in profondità, e che diventa nutrimento per amori futuri.
Oggi racconteremo di un libro sulla maternità scritto da un papà, dopo la perdita dei due figli appena nati, dedicato alle madri e a quell’amore che trascende il tempo, lo spazio e la vita.

Questo e molto altro è Ti amerò sempre, scritto da Robert Munsch e pubblicato da Il Leone Verde Edizioni.

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Ti amero' sempre, R. Munsch, L. Sforza, Il Leone Verde Edizioni, 2015

Attraverso le pagine di questo albo ci lasciamo cullare dall’amore materno, che nasce nel momento in cui una mamma inizia a pensare al suo bambino, e che si concretizza nel primo abbraccio…

Una mamma teneva in braccio
il suo bambino appena nato
e pian piano lo cullava
su e giù, su e giù, su e giù.
E mentre lo stringeva, cantava:
- Ti amerò per sempre,
sempre avrai il mio amore
e finché vivrò sarai il mio piccino.

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Ti amero' sempre, R. Munsch, L. Sforza, Il Leone Verde Edizioni, 2015


per poi superare con grande pazienza l’impegnativo passaggio attraverso i due anni e la pre-adolescenza, quando il figlio…

[…] non voleva mai tornare a casa per cena,
e non voleva mai farsi il bagno,
e quando la nonna veniva a trovarli diceva sempre parolacce.
[…] ma la sera, dopo che si era addormentato,
la mamma apriva la porta della sua stanza,
entrava piano piano e si affacciava alla sponda del letto.
Se dormiva profondamente prendeva quel ragazzo di nove anni e lo cullava
su e giù, su e giù, su e giù.
E mentre lo cullava, cantava:
- Ti amerò per sempre,
sempre avrai il mio amore
e finché vivrò sarai il mio piccino.

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Ti amero' sempre, R. Munsch, L. Sforza, Il Leone Verde Edizioni, 2015


Il bambino diventa adolescente e poi uomo, e l’amore della madre continua ad accompagnarlo..

[…]Lasciò la casa della madre,
e andò ad abitare dell’altra parte della città.
Ma talvolta, nelle notti buie,
la mamma saliva in macchina
e guidava attraverso la città.
[…] Se quell’uomo grande e grosso dormiva profondamente,
lo prendeva e lo cullava
su e giù, su e giù, su e giù.
E mentre lo cullava, cantava:
- Ti amerò per sempre,
sempre avrai il mio amore
e finché vivrò sarai il mio piccino.

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Ti amero' sempre, R. Munsch, L. Sforza, Il Leone Verde Edizioni, 2015


Il tempo che passa per il figlio, passa anche per la madre, che inizia ad invecchiare…

[…] Invecchiò e invecchiò e invecchiò.
Un giorno chiamò suo figlio e disse:
-Sarà meglio che tu venga da me perché sono molto vecchia e malata.
[…]Quando si affacciò alla porta, lei provò a cantargli la canzone.
[…]…ma non potè finire perché era troppo vecchia e malata.
Il figlio si avvicinò alla mamma,
la prese, e la cullò
su e giù, su e giù, su e giù.
E le cantò questa canzone:
- Ti amerò per sempre,
sempre avrai il mio amore
e finché vivrò sarai la mia mammina.

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Ti amero' sempre, R. Munsch, L. Sforza, Il Leone Verde Edizioni, 2015


E mentre qualcuno sta terminando il suo percorso, qualcun’altro lo sta iniziando..

Poi entrò nella stanza dove dormiva sua figlia appena nata.
La prese tra le braccia e pian piano la cullò
su e giù, su e giù, su e giù.
E mentre la cullava, cantava:
- Ti amerò per sempre,
sempre avrai il mio amore
e finché vivrò sarai la mia piccina.

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Ti amero' sempre, R. Munsch, L. Sforza, Il Leone Verde Edizioni, 2015



Leggendo questo albo mi è risuonata forte l’immagine dell’amore come dono e come insegnamento.
Amare un figlio significa insegnargli a sua volta ad amare, e questo insegnamento è uno dei doni più preziosi che un genitore possa fare.
La canzoncina cantata dalla mamma e poi dal figlio, ormai padre, diventa metafora di quel patrimonio emozionale che ereditiamo da chi ci ha cresciuto.

Ad una prima lettura, un aspetto che può far storcere un po’ il naso è l’immagine della mamma che va a casa del figlio adulto, lo abbraccia e lo culla come se fosse ancora un bambino.
Sicuramente per ogni madre il figlio resta, in fondo, “il suo bambino” anche una volta cresciuto, ma questo passaggio credo abbia un significato quasi speculare.
Racconta di quella parte di noi adulti che resta sempre bambina, che ha bisogno di essere cullata, rassicurata e trattata con amore. Perché non si smette mai di essere figli, e non si smette mai di desiderare di essere abbracciati, cullati e amati.
E questo bisogno risuona anche nella strofa successiva, in un cui il figlio abbraccia e culla la madre, anziana ma anche bambina, come lei gli ha insegnato a fare.


Inizialmente, il ritornello di Ti amerò sempre nasce sotto forma di canzone.
Robert Munsch l’aveva composta dopo che lui e sua moglie avevano perso i loro gemelli subito dopo il parto. A lungo l’autore ha avuto in testa queste parole, senza riuscirle a cantarle, per il dolore che portavano con sé. Solo dopo molto tempo ha capito che poteva trasformare questa canzone in una storia.
Ed così ha scritto questo libro, regalandoci una bellissima storia d’amore, che dura da sempre e durerà per sempre.
Il testo è accompagnato dalle illustrazioni di Lucia Sforza, che intrecciano elementi reali a tratti simbolici e onirici, espressione, quest’ultimi, degli aspetti più emotivi del testo.


Per la sua complessità e ricchezza emotiva , questo commovente albo illustrato è consigliato a lettori adulti.


Buona lettura!
Elena