venerdì 8 maggio 2020

Ti amerò sempre

Raccontando l'amore di una mamma...


Ti amero' sempre, R. Munsch, L. Sforza, Il Leone Verde Edizioni, 2015



Titolo: Ti amerò sempre
Autore: R. Munsch – L. Sforza
Editore: Il Leone Verde Edizioni
Anno di pubblicazione: 2015
Categoria: Albo illustrato
Età consigliata: Adulti


Oggi racconteremo di un libro dedicato all’amore materno, a quell’amore che attraversa le fatiche quotidiane e il tempo, e ne viene arricchito.
Oggi racconteremo di un libro che parla di un amore dalle radici forti, che entra in profondità, e che diventa nutrimento per amori futuri.
Oggi racconteremo di un libro sulla maternità scritto da un papà, dopo la perdita dei due figli appena nati, dedicato alle madri e a quell’amore che trascende il tempo, lo spazio e la vita.

Questo e molto altro è Ti amerò sempre, scritto da Robert Munsch e pubblicato da Il Leone Verde Edizioni.

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Ti amero' sempre, R. Munsch, L. Sforza, Il Leone Verde Edizioni, 2015

Attraverso le pagine di questo albo ci lasciamo cullare dall’amore materno, che nasce nel momento in cui una mamma inizia a pensare al suo bambino, e che si concretizza nel primo abbraccio…

Una mamma teneva in braccio
il suo bambino appena nato
e pian piano lo cullava
su e giù, su e giù, su e giù.
E mentre lo stringeva, cantava:
- Ti amerò per sempre,
sempre avrai il mio amore
e finché vivrò sarai il mio piccino.

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Ti amero' sempre, R. Munsch, L. Sforza, Il Leone Verde Edizioni, 2015


per poi superare con grande pazienza l’impegnativo passaggio attraverso i due anni e la pre-adolescenza, quando il figlio…

[…] non voleva mai tornare a casa per cena,
e non voleva mai farsi il bagno,
e quando la nonna veniva a trovarli diceva sempre parolacce.
[…] ma la sera, dopo che si era addormentato,
la mamma apriva la porta della sua stanza,
entrava piano piano e si affacciava alla sponda del letto.
Se dormiva profondamente prendeva quel ragazzo di nove anni e lo cullava
su e giù, su e giù, su e giù.
E mentre lo cullava, cantava:
- Ti amerò per sempre,
sempre avrai il mio amore
e finché vivrò sarai il mio piccino.

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Ti amero' sempre, R. Munsch, L. Sforza, Il Leone Verde Edizioni, 2015


Il bambino diventa adolescente e poi uomo, e l’amore della madre continua ad accompagnarlo..

[…]Lasciò la casa della madre,
e andò ad abitare dell’altra parte della città.
Ma talvolta, nelle notti buie,
la mamma saliva in macchina
e guidava attraverso la città.
[…] Se quell’uomo grande e grosso dormiva profondamente,
lo prendeva e lo cullava
su e giù, su e giù, su e giù.
E mentre lo cullava, cantava:
- Ti amerò per sempre,
sempre avrai il mio amore
e finché vivrò sarai il mio piccino.

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Ti amero' sempre, R. Munsch, L. Sforza, Il Leone Verde Edizioni, 2015


Il tempo che passa per il figlio, passa anche per la madre, che inizia ad invecchiare…

[…] Invecchiò e invecchiò e invecchiò.
Un giorno chiamò suo figlio e disse:
-Sarà meglio che tu venga da me perché sono molto vecchia e malata.
[…]Quando si affacciò alla porta, lei provò a cantargli la canzone.
[…]…ma non potè finire perché era troppo vecchia e malata.
Il figlio si avvicinò alla mamma,
la prese, e la cullò
su e giù, su e giù, su e giù.
E le cantò questa canzone:
- Ti amerò per sempre,
sempre avrai il mio amore
e finché vivrò sarai la mia mammina.

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Ti amero' sempre, R. Munsch, L. Sforza, Il Leone Verde Edizioni, 2015


E mentre qualcuno sta terminando il suo percorso, qualcun’altro lo sta iniziando..

Poi entrò nella stanza dove dormiva sua figlia appena nata.
La prese tra le braccia e pian piano la cullò
su e giù, su e giù, su e giù.
E mentre la cullava, cantava:
- Ti amerò per sempre,
sempre avrai il mio amore
e finché vivrò sarai la mia piccina.

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Ti amero' sempre, R. Munsch, L. Sforza, Il Leone Verde Edizioni, 2015



Leggendo questo albo mi è risuonata forte l’immagine dell’amore come dono e come insegnamento.
Amare un figlio significa insegnargli a sua volta ad amare, e questo insegnamento è uno dei doni più preziosi che un genitore possa fare.
La canzoncina cantata dalla mamma e poi dal figlio, ormai padre, diventa metafora di quel patrimonio emozionale che ereditiamo da chi ci ha cresciuto.

Ad una prima lettura, un aspetto che può far storcere un po’ il naso è l’immagine della mamma che va a casa del figlio adulto, lo abbraccia e lo culla come se fosse ancora un bambino.
Sicuramente per ogni madre il figlio resta, in fondo, “il suo bambino” anche una volta cresciuto, ma questo passaggio credo abbia un significato quasi speculare.
Racconta di quella parte di noi adulti che resta sempre bambina, che ha bisogno di essere cullata, rassicurata e trattata con amore. Perché non si smette mai di essere figli, e non si smette mai di desiderare di essere abbracciati, cullati e amati.
E questo bisogno risuona anche nella strofa successiva, in un cui il figlio abbraccia e culla la madre, anziana ma anche bambina, come lei gli ha insegnato a fare.


Inizialmente, il ritornello di Ti amerò sempre nasce sotto forma di canzone.
Robert Munsch l’aveva composta dopo che lui e sua moglie avevano perso i loro gemelli subito dopo il parto. A lungo l’autore ha avuto in testa queste parole, senza riuscirle a cantarle, per il dolore che portavano con sé. Solo dopo molto tempo ha capito che poteva trasformare questa canzone in una storia.
Ed così ha scritto questo libro, regalandoci una bellissima storia d’amore, che dura da sempre e durerà per sempre.
Il testo è accompagnato dalle illustrazioni di Lucia Sforza, che intrecciano elementi reali a tratti simbolici e onirici, espressione, quest’ultimi, degli aspetti più emotivi del testo.


Per la sua complessità e ricchezza emotiva , questo commovente albo illustrato è consigliato a lettori adulti.


Buona lettura!
Elena

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