Piccole strategie per facilitare l’incontro positivo dei bambini con la lettura.
Nel post precedente abbiamo guardato insieme i benefici che la lettura ad alta voce può portare ai bambini e agli adulti che leggono per loro (qui il link all’articolo).
Nel momento in cui,
però, si prova a mettere in pratica il buon proposito della lettura, ci si può
accorgere che non è una strada tutta in discesa: si possono incontrare “ostacoli”
(ad esempio il poco interesse del bambino), e dubbi (quando leggere, come
leggere, dove leggere)...
Non esistono
ricette magiche e sicure per avvicinare positivamente i bambini alla lettura,
ma ci sono alcune piccole strategie che possono aiutare…
Vediamole insieme!
Creiamo un spazio specifico per la lettura
I lettori accaniti lo sanno, la bellezza dei libri è di poterli leggere ovunque (a letto, sul divano, per terra, in bagno..).
Per i bambini che
si stanno approcciando al mondo dei libri per la prima volta può essere invece
utile creare uno spazio dedicato alla lettura, che sia confortevole, intimo, “morbido”
e silenzioso (niente tv accesa o smartphone nelle vicinanze).
Questo spazio viene
ad assumere il valore di luogo magico, facendo crescere l’aspettativa del
bambino verso quello che sta per succedere, e aiutandolo al contempo ad assumere
un atteggiamento di disponibilità interiore e di abbassamento delle difese.
Un’atmosfera
raccolta aiuta inoltre a creare complicità con la persona con cui si condivide il momento, trasformando la lettura in un'occasione preziosa di relazione e di
affettività.
![]() |
Ti amerò sempre, R.Munsch - L.Sforza, Il Leone Verde, 2015 |
Creiamo un tempo specifico per la lettura
Come per lo spazio, anche la creazione di un tempo specifico per la lettura può aiutare il bambino a entrare nella predisposizione emotiva e mentale adatta a godersi l’incontro con il libro.
Sicuramente un tempo privilegiato è quello serale che precede la nanna: accoccolati sul letto, la luce soffusa e un’atmosfera intima e accogliente sono gli ingredienti per creare un tempo per la lettura che acquisisca il valore di un rito, diventando un momento prezioso e imprescindibile.
Il nostro esempio è fondamentale
L’approccio di un
bambino ai libri è fortemente influenzato dall’esempio che riceve dall’adulto.
Genitori che
leggono con passione, condividendo questa passione con i figli, che si sforzano
di ritagliare un tempo per la lettura nonostante i tanti impegni, che
maneggiano i libri con rispetto e attenzione, come qualcosa di prezioso,
inviteranno i bambini a fare altrettanto e gli trasmetteranno la convinzione
che la lettura non è un’attività sporadica e secondaria, ma parte integrante
della quotidianità.
Lasciamo i libri a portata di mano
Per avvicinare il
bambino alla lettura è importante che i libri siano fisicamente alla sua
portata. L’accesso libero ai libri permette al piccolo lettore di instaurare
con loro un rapporto di “conoscenza” diretto, non necessariamente mediato dall’adulto,
in un percorso di esplorazione che parte dal tatto e dal gusto (“assaggiare i
libri” è un passaggio fondamentale per conoscerli e assaporarli!), e che
arriva solo in un secondo momento alla storia vera e propria.
L’ideale sarebbe
disporre i libri non di costa, ma frontali, in modo che il bambino possa individuare
e prendere in mano più facilmente quello che gli interessa.
Una buona pratica è
anche quella di distribuire i libri nelle varie stanze della casa: insieme all’”angolo
magico” dedicato alla lettura, il bambino troverà spunti per approcciarsi ai
libri nei momenti più diversi (mentre aspetta la pappa, mentre fa la pipì nel
vasino, ecc...), creando preziose occasioni d’incontro spontanee e non strutturate.
Trattiamo con cura i libri dei bambini
Come per la lettura
in sé, anche nel maneggiare i libri l’esempio dell’adulto è fondamentale.
E’ importante che
gli adulti trattino i libri dei bambini con la stessa cura e attenzione che
riservano ai loro.
Mettere in ordine
insieme i libri una volta letti, trattarli con delicatezza e aggiustarli quando
vengono rotti, come si farebbe con qualcosa di prezioso, aiuterà il bambino a
percepire il valore intrinseco del libro come un oggetto che, anche se
familiare, o proprio perché familiare, va rispettato.
Non giudichiamo le letture scelte dai bambini
A volte capita che
l’adulto, vedendo il libro che il bambino sta leggendo, esprima la sua
perplessità rispetto alla scelta, non condividendola e facendo passare il messaggio che quella
lettura sia una perdita di tempo.
![]() |
I fantastici libri volanti di Mr. Morris Lessmore, W. Joyce, Rizzoli, 2012 |
Dobbiamo ricordarci
che leggere ha sempre valore in sé, sia che si legga un fumetto o un libro, e
che se un bambino è attratto da un certa tipologia di lettura è perché in quel
momento gli sta trasmettendo qualcosa che lo arricchisce.
Non si può
pretendere che i piccoli lettori si dedichino esclusivamente alle letture “impegnate”:
anche quelle di svago hanno diritto al loro tempo.
Quello che un
adulto può fare è diversificare le proposte di lettura, affiancando libri
leggeri ad altri un pochino più impegnati, rispettando però sempre la scelta
fatta dal bambino, che vedrà riconoscersi il gratificante ruolo di lettore
autonomo.
Non contrapponiamo i libri alla TV
Per impostare un
rapporto positivo dei bambino con i libri è importante che questi non vengano
vissuti come un'alternativa forzata alla TV o al cellulare (“Smettila di
guardare la TV! Perché non leggi un po’?!”).
L’approcciarsi ai
libri deve essere pensato come un percorso che trova valore in sé stesso, non come opposizione a qualcos'altro.
Il fascino dei
cartoni animati è innegabile, e contrapporvi i libri rischia di rendere questi
ultimi irrimediabilmente antipatici al bambino.
C’è un tempo per
guardare la TV (che va giustamente regolamentato e “dosato”) e un tempo per
leggere: non mettiamoli mai in opposizione, riconoscendo a ciascuno il diritto
di essere vissuto.
Per concludere...
Prima di salutarci credo sia importante fare una considerazione rispetto a queste “buone pratiche”
che abbiamo visto assieme.
In quel viaggio
bellissimo, ricco e a volte tortuoso che è l’educazione alla lettura, dobbiamo
sempre tenere a mente che ogni bambino (come ogni adulto) è un universo unico,
con le sue preferenze, i suoi tempi e le sue aspirazioni, per cui non esiste un
modo unico, assoluto e sicuro per avvicinare i piccoli alla lettura: è
importante quindi che l’adulto affini la sua sensibilità e la sua disponibilità all’ascolto
per entrare in sintonia con il bambino e per accompagnarlo in maniera positiva
e non forzata verso quella meravigliosa ricchezza che è il mondo dei libri.
Ed è allo stesso
modo importante che l’adulto accetti che non tutti i bambini sono destinati a essere grandi
lettori: per alcuni la lettura sarà la passione della vita, per altri una
pratica che non si radicherà mai nel profondo del loro essere, lasciando il
posto ad altri interessi.
![]() |
Nel paese dei mostri selvaggi, M. Sendak, Babalibri, 1999 |
In quest’ultimo
caso, l’adulto non deve provare un senso di fallimento nel suo ruolo educativo, perché favorendo l’incontro del bambino con i libri gli ha permesso
di scegliere: un bambino che non ama leggere perché non ha mai conosciuto un
libro è diverso dal bambino che ha avuto la possibilità di relazionarsi in modo
positivo ai libri e che ha capito che leggere non è la sua passione principale.
Uno dei doni più
grandi che un adulto possa fare ad un bambino è la consapevolezza di sé, di cosa lo appassiona e di cosa no, che si
tramuterà nella vita nella consapevolezza di scegliere quale
strada percorrere.
E questa educazione
alla consapevolezza passa anche attraverso l’educazione alla lettura.
Buona lettura e buona avventura!
Elena
Elena
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