lunedì 2 marzo 2020

Come avvicinare i bambini alla lettura

Piccole strategie per facilitare l’incontro positivo dei bambini con la lettura.


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Little Polar Bear, Hans De Beer, Pintarest


Nel post precedente abbiamo guardato insieme i benefici che la lettura ad alta voce può portare ai bambini e agli adulti che leggono per loro (qui il link all’articolo).

Nel momento in cui, però, si prova a mettere in pratica il buon proposito della lettura, ci si può accorgere che non è una strada tutta in discesa: si possono incontrare “ostacoli” (ad esempio il poco interesse del bambino), e dubbi (quando leggere, come leggere, dove leggere)...

Non esistono ricette magiche e sicure per avvicinare positivamente i bambini alla lettura, ma ci sono alcune piccole strategie che possono aiutare…

Vediamole insieme!


Creiamo un spazio specifico per la lettura


I lettori accaniti lo sanno, la bellezza dei libri è di poterli leggere ovunque (a letto, sul divano, per terra, in bagno..).
Per i bambini che si stanno approcciando al mondo dei libri per la prima volta può essere invece utile creare uno spazio dedicato alla lettura, che sia confortevole, intimo, “morbido” e silenzioso (niente tv accesa o smartphone nelle vicinanze).
Questo spazio viene ad assumere il valore di luogo magico, facendo crescere l’aspettativa del bambino verso quello che sta per succedere, e aiutandolo al contempo ad assumere un atteggiamento di disponibilità interiore e di abbassamento delle difese.
Un’atmosfera raccolta aiuta inoltre a creare complicità con la persona con cui si condivide il momento, trasformando la lettura in un'occasione preziosa di relazione e di affettività.

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Ti amerò sempre, R.Munsch - L.Sforza, Il Leone Verde, 2015 

Creiamo un tempo specifico per la lettura


Come per lo spazio, anche la creazione di un tempo specifico per la lettura può aiutare il bambino a entrare nella predisposizione emotiva e mentale adatta a godersi l’incontro con il libro.
Sicuramente un tempo privilegiato è quello serale che precede la nanna: accoccolati sul letto, la luce soffusa e un’atmosfera intima e accogliente sono gli ingredienti per creare un tempo per la lettura che acquisisca il valore di un rito, diventando un momento prezioso e imprescindibile. 

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Il raffreddore di Amos Perbacco, P.C.Stead - E.Stead, Babalibri, 2011

Il nostro esempio è fondamentale


L’approccio di un bambino ai libri è fortemente influenzato dall’esempio che riceve dall’adulto.
Genitori che leggono con passione, condividendo questa passione con i figli, che si sforzano di ritagliare un tempo per la lettura nonostante i tanti impegni, che maneggiano i libri con rispetto e attenzione, come qualcosa di prezioso, inviteranno i bambini a fare altrettanto e gli trasmetteranno la convinzione che la lettura non è un’attività sporadica e secondaria, ma parte integrante della quotidianità.



Lasciamo i libri a portata di mano


Per avvicinare il bambino alla lettura è importante che i libri siano fisicamente alla sua portata. L’accesso libero ai libri permette al piccolo lettore di instaurare con loro un rapporto di “conoscenza” diretto, non necessariamente mediato dall’adulto, in un percorso di esplorazione che parte dal tatto e dal gusto (“assaggiare i libri” è un passaggio fondamentale per conoscerli e assaporarli!), e che arriva solo in un secondo momento alla storia vera e propria.
L’ideale sarebbe disporre i libri non di costa, ma frontali, in modo che il bambino possa individuare e prendere in mano più facilmente quello che gli interessa.
Una buona pratica è anche quella di distribuire i libri nelle varie stanze della casa: insieme all’”angolo magico” dedicato alla lettura, il bambino troverà spunti per approcciarsi ai libri nei momenti più diversi (mentre aspetta la pappa, mentre fa la pipì nel vasino, ecc...), creando preziose occasioni d’incontro spontanee e non strutturate.

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I fantastici libri volanti di Mr. Morris Lessmore, W. Joyce, Rizzoli, 2012


Trattiamo con cura i libri dei bambini


Come per la lettura in sé, anche nel maneggiare i libri l’esempio dell’adulto è fondamentale.
E’ importante che gli adulti trattino i libri dei bambini con la stessa cura e attenzione che riservano ai loro.
Mettere in ordine insieme i libri una volta letti, trattarli con delicatezza e aggiustarli quando vengono rotti, come si farebbe con qualcosa di prezioso, aiuterà il bambino a percepire il valore intrinseco del libro come un oggetto che, anche se familiare, o proprio perché familiare, va rispettato.

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I fantastici libri volanti di Mr. Morris Lessmore, W. Joyce, Rizzoli, 2012


Non giudichiamo le letture scelte dai bambini


A volte capita che l’adulto, vedendo il libro che il bambino sta leggendo, esprima la sua perplessità rispetto alla scelta, non condividendola e facendo passare il messaggio che quella lettura sia una perdita di tempo.

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I fantastici libri volanti di Mr. Morris Lessmore, W. Joyce, Rizzoli, 2012

Dobbiamo ricordarci che leggere ha sempre valore in sé, sia che si legga un fumetto o un libro, e che se un bambino è attratto da un certa tipologia di lettura è perché in quel momento gli sta trasmettendo qualcosa che lo arricchisce.
Non si può pretendere che i piccoli lettori si dedichino esclusivamente alle letture “impegnate”: anche quelle di svago hanno diritto al loro tempo.
Quello che un adulto può fare è diversificare le proposte di lettura, affiancando libri leggeri ad altri un pochino più impegnati, rispettando però sempre la scelta fatta dal bambino, che vedrà riconoscersi il gratificante ruolo di lettore autonomo.

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La montagna di libri più alta del mondo, R.Bonilla, Valentina Edizioni, 2018


Non contrapponiamo i libri alla TV 


Per impostare un rapporto positivo dei bambino con i libri è importante che questi non vengano vissuti come un'alternativa forzata alla TV o al cellulare (“Smettila di guardare la TV! Perché non leggi un po’?!”).
L’approcciarsi ai libri deve essere pensato come un percorso che trova valore in sé stesso, non come opposizione a qualcos'altro.
Il fascino dei cartoni animati è innegabile, e contrapporvi i libri rischia di rendere questi ultimi irrimediabilmente antipatici al bambino.
C’è un tempo per guardare la TV (che va giustamente regolamentato e “dosato”) e un tempo per leggere: non mettiamoli mai in opposizione, riconoscendo a ciascuno il diritto di essere vissuto.


Pintarest

Per concludere...


Prima di salutarci credo sia importante fare una considerazione rispetto a queste “buone pratiche” che abbiamo visto assieme.
In quel viaggio bellissimo, ricco e a volte tortuoso che è l’educazione alla lettura, dobbiamo sempre tenere a mente che ogni bambino (come ogni adulto) è un universo unico, con le sue preferenze, i suoi tempi e le sue aspirazioni, per cui non esiste un modo unico, assoluto e sicuro per avvicinare i piccoli alla lettura: è importante quindi che l’adulto affini la sua sensibilità e la sua disponibilità all’ascolto per entrare in sintonia con il bambino e per accompagnarlo in maniera positiva e non forzata verso quella meravigliosa ricchezza che è il mondo dei libri.

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I fantastici libri volanti di Mr. Morris Lessmore, W. Joyce, Rizzoli, 2012

Ed è allo stesso modo importante che l’adulto accetti che non tutti i bambini sono destinati a essere grandi lettori: per alcuni la lettura sarà la passione della vita, per altri una pratica che non si radicherà mai nel profondo del loro essere, lasciando il posto ad altri interessi.

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Nel paese dei mostri selvaggi, M. Sendak, Babalibri, 1999

In quest’ultimo caso, l’adulto non deve provare un senso di fallimento nel suo ruolo educativo, perché favorendo  l’incontro del bambino con i libri gli ha permesso di scegliere: un bambino che non ama leggere perché non ha mai conosciuto un libro è diverso dal bambino che ha avuto la possibilità di relazionarsi in modo positivo ai libri e che ha capito che leggere non è la sua passione principale.

Uno dei doni più grandi che un adulto possa fare ad un bambino è la consapevolezza di sé, di cosa lo appassiona e di cosa no, che si tramuterà nella vita nella consapevolezza di scegliere quale strada percorrere.

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Domani inventerò, A.de Lestrade - V. Docampo, Terre di Mezzo, 2014

E questa educazione alla consapevolezza passa anche attraverso l’educazione alla lettura.

Buona lettura e buona avventura!
Elena

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