giovedì 30 aprile 2020

Perché i bambini vogliono leggere sempre la stessa storia?

Ogni volta la stessa storia!



Tutte le sere lo stesso libro, spesso solamente quel libro, da leggere più volte di fila, anche se lo sa a memoria, tanto da anticipare il testo.. E non c’è verso di leggere qualcosa di nuovo…

A tutti i genitori sarà capitato  almeno una volta di chiedersi “Ma perché mio figlio vuole leggere sempre la stessa storia?!”

Parlando dell’importanza della lettura ad alta voce (qui il link all'articolo),  abbiamo visto come per un genitore leggere al proprio bambino, e insieme a lui, rappresenti l’occasione per uno scambio comunicativo ed emozionale profondo, che arricchisce la dimensione emotiva e relazionale di entrambi.


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Ti amerò sempre, R.Munsch - L.Sforza, Il Leone Verde, 2015 


Per il bambino, la lettura ha però un ulteriore risvolto.

Per quanto fantastiche, le storie richiamano situazioni ed emozioni reali, come paura, rabbia, desiderio di autonomia, con cui il bambini viene a confrontarsi e con cui deve prendere confidenza.
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Che rabbia!, M. d'Allancé, Babalibri, 2000

Leggendo più volte la stessa storia, il bambino ha la possibilità di acquisire dimestichezza con gli eventi narrati, familiarizzando con le emozioni e le dinamiche raccontate e passando così dalla sensazione di incertezza data da ciò che è sconosciuto e nuovo, alla sicurezza derivante dal conoscere.
Il desiderio di leggere sempre lo stesso libro, con le medesime parole e intonazioni, sottende quindi una richiesta di sicurezza e di certezze, in un mondo che il bambino ha già percepito come vasto, in perenne mutamento e impossibile da controllare.

Rileggere un racconto aumenta la comprensione di ciò che viene narrato, a livelli di volta in volta più profondi, e la comprensione aumenta a sua volta la percezione di un senso di sicurezza.
I personaggi del racconto diventano amici ed allenati alla scoperta dell’ignoto, a cui il bambino si affeziona. Cambiare libro può essere vissuto come la perdita di quell’amico che ti ha accompagnato nell’affrontare situazioni ed emozioni nuove, condividendo con te paura e coraggio.


L'alfabeto del bambino naturale, E. Balsamo - T. D'Incalci, Il Leone Verde, 2014

Il perché un bambino scelga un determinato libro, rispetto agli altri,  da rileggere all’infinito, può essere difficile da comprendere per noi adulti. E la risposta in realtà è di secondaria importanza. Ciò che dobbiamo ricordare è che se un bambino ci richiede per l’ennesima volta la stessa storia, è perché di quella storia ha bisogno, anche se noi non riusciamo a coglierne il motivo.

Oltre alle importanti implicazioni emotive, questa dinamica ha anche dei significativi risvolti dal punto di vista cognitivo.

La ripetizione permette infatti una comprensione profonda del testo, delle sue sfaccettature e delle dinamiche che intercorrono tra gli eventi. Inoltre aiuta a consolidare la memoria, e a fare proprie le strutture sintattiche e i vocaboli del testo, rappresentando per il bambino un’importante occasione di sviluppo linguistico, oltre che emotivo.

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I fantastici libri volanti di Mr. Morris Lessmore, W. Joyce, Rizzoli, 2012

Per concludere...


Non dobbiamo preoccuparci quindi se il nostro bambino sembra avere occhi e orecchie sempre per la stessa storia. E’ un fase della crescita normale.
Allo stesso tempo questo non deve frenarci nel proporre, insieme al libro preferito, nuove letture da affiancarci. Il bambino potrà accoglierle di buon grado, oppure rifiutarle categoricamente. In questo caso non dobbiamo scoraggiarci, pensando che dovremo leggere per anni e anni solo ed esclusivamente "quel" libro, che ormai non sopportiamo più. Semplicemente non è ancora il momento. I libri nuovi possono trovare spazio nella cameretta, accessibili, in attesa....

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I fantastici libri volanti di Mr. Morris Lessmore, W. Joyce, Rizzoli, 2012

Arriverà infatti un momento in cui il bisogno di sicurezza del bambino verrà affiancato dal desiderio di sperimentare ed esplorare storie inedite. Ed ecco che a quel punto l’orizzonte delle letture si amplierà e ci si avventurerà verso nuovi mondi ed emozioni. 


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Nel paese dei mostri selvaggi, M. Sendak, Adelphi, 2018

E potrà accadere che tra i libri ce ne sarà uno in particolare che farà risuonare qualcosa nel vostro bambino, e che diventerà il suo nuovo libro preferito, tanto che… ogni sera sarà sempre la stessa storia! Almeno per un po’…


La montagna di libri più alta del mondo, R. Bonilla, Valentiina Edizioni, 2018

sabato 18 aprile 2020

Una splendida giornata

Cosa rende una giornata una splendida giornata?


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Una splendida giornata, R.Jackson - S.Lee, Terre di Mezzo Editore, 2017

Titolo: Una splendida giornata

Autore: Richard Jackson - Suzy Lee

Editore: Terre di Mezzo Editore

Anno di pubblicazione: 2017

Categoria: Albo illustrato

Età consigliata: Dai 3 anni




Quante volte ci è capitato, durante una giornata di pioggia, di guardare fuori dalla finestra, desiderando che spuntasse il sole e rammaricandosi di quello “stare” un po’ sospeso che il brutto tempo porta con sé?

Questo albo illustrato scritto da Richard Jackson e illustrato da Suzy Lee ci porta proprio in una giornata così, buia e tempestosa, in cui le nuvole sembrano bussare alla finestra, pronte ad entrare e avvolgere tutto.
All’improvviso però accade qualcosa.. Una scintilla, un tremito, un suono. Ed ecco che la  giornata inizia a trasformarsi…

Come in altre opere illustrate da Suzy Lee, la storia inizia già prima del titolo.
Il risvolto ci accoglie con nuvole nere, dense e cariche di pioggia.

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Una splendida giornata, R.Jackson - S.Lee, Terre di Mezzo Editore, 2017

Acconto al titolo incontriamo due bambine. Una guarda sconsolata la pioggia dalla finestra, mentre l’altra è distesa sul pavimento, con l'espressione persa nel vuoto.

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Una splendida giornata, R.Jackson - S.Lee, Terre di Mezzo Editore, 2017


Bastano queste poche immagini per essere trasportati in quell’atmosfera di noia e impotenza che caratterizza le giornate di pioggia.
Un bambino sta giocando con una radio appoggiata sul pavimento, da cui all’improvviso si alza, come un filo di fumo, una nota musicale.


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Una splendida giornata, R.Jackson - S.Lee, Terre di Mezzo Editore, 2017

Qualcosa sta iniziando a cambiare.
I bambini iniziano a ballare…

Questa splendida giornata…
ci fa danzare
tutti quanti
e ondeggiare
e girare esultanti.

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Una splendida giornata, R.Jackson - S.Lee, Terre di Mezzo Editore, 2017

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Una splendida giornata, R.Jackson - S.Lee, Terre di Mezzo Editore, 2017

La porta-finestra viene aperta, perché anche la poggia e le nuvole diventino parte di questa splendida giornata.

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Una splendida giornata, R.Jackson - S.Lee, Terre di Mezzo Editore, 2017

Muniti di ombrello, ci si incammina fuori, saltando e ballando nelle pozzanghere…

Questa splendida giornata
ci fa saltare,
cantare
e strillare
o fischiettare
e gridare festanti.


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Una splendida giornata, R.Jackson - S.Lee, Terre di Mezzo Editore, 2017

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Una splendida giornata, R.Jackson - S.Lee, Terre di Mezzo Editore, 2017

Il cielo inizia ad aprirsi. Altri bambini si uniscono alla festa con i loro ombrelli colorati, che non servono più per riparare dalla pioggia, ma si trasformano in aquiloni…

Questa splendida giornata…
è perfetta per una sfilata


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Una splendida giornata, R.Jackson - S.Lee, Terre di Mezzo Editore, 2017

per far le capriole e per nascondersi
(dove?)


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Una splendida giornata, R.Jackson - S.Lee, Terre di Mezzo Editore, 2017

[…]
darsi il cinque
e scoppiare di vita


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Una splendida giornata, R.Jackson - S.Lee, Terre di Mezzo Editore, 2017


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Una splendida giornata, R.Jackson - S.Lee, Terre di Mezzo Editore, 2017

[…]
ballare il tip tap,
e infine schiacciare un bel pisolino, […]
Trallallero (slurp)
Trallallà (burp),
trallallero e trallalà.
Così, tutti insieme,
con questo tempo perfetto
in questa splendida giornata.


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Una splendida giornata, R.Jackson - S.Lee, Terre di Mezzo Editore, 2017


Nel susseguirsi delle pagine, il lettore viene travolto dall’energia e dall’entusiasmo che il libro sa trasmettere. Viene voglia di andare a cercare una pozzanghera per saltarci dentro, di mettersi a ballare, di cantare “Che splendida giornata!!”.

Le parole di Richard Jackson, con la loro struttura ripetitiva, sembrano assumere le fattezze di un incantesimo che ha in sé il potere di cambiare il corso di una giornata.
Le illustrazioni di Suzy Lee sono come sempre efficacissime e al contempo poetiche. L’illustratrice parte dalle sfumature tra il bianco e il nero delle prima pagine, per introdurre a poco a poco elementi di colore nelle tavole successive che, come l’entusiasmo dei protagonisti, prendono il sopravvento sul grigio delle nuvole.

Una splendida giornata è un inno alla gioia di vivere, alla capacità di andare oltre e di trasformare quello che ci sta intorno, attraverso il nostro modo di approcciarci a esso. Perché non è il sole che fa di una giornata una splendida giornata. Siamo noi a renderla tale.

Consigliato a partire dai 3 anni, questo albo può essere proposto ai piccoli lettori anche come silent book, grazie all’espressività delle illustrazioni di Suzy Lee. Adulti e bambini insieme potranno ascoltare la voce delle immagini e tradurle in parole, dando vita ad una lettura condivisa unica e personalissima, attraverso cui poter esprimere anche il proprio sentire e le emozioni che una splendida giornata porta con sé.


Splendida lettura,
Elena


PS: Se desiderate scoprire un altro capolavoro di Suzy Lee, qui la recensione di Chiedimi cosa mi piace, pubblicato sempre da Terre di Mezzo Editore.



martedì 14 aprile 2020

L'ALFABETO del bambino naturale

Voci dal verbo amare.





Titolo: L’ALFABETO del bambino naturale

Autore: Elena Balsamo (testo) – Tommaso D’Incalci (illustrazioni)

Editore: Il leone verde

Anno di pubblicazione: 2014

Categoria: Poesia

Età consigliata: Dalla gravidanza



Ci sono libri che raccontano, e libri che creano legami.
L’ALFABETO del bambino naturale è uno di questi.

Scritto dalla bravissima Elena Balsamo e illustrato da Tommaso D’Incalci per Il leone verde, L’ALFABETO del bambino naturale non si presenta come un albo da sfogliare, ma come un cofanetto da aprire. All’interno ci sono 21 schede, una per ciascuna lettera dell’alfabeto.

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L'ALFABETO del bambino naturale, E.Balsamo, T.D'Incalci, Il leone verde, 2014

Ogni lettera è l’inizio di una poesia che dà voce ai bisogni profondi e più intimi dei bambini, così evidenti, ma spesso così difficili da cogliere per noi adulti.
Amami, Benedici, Canta, Mostrami, Parlami..


CANTA per me una canzone,

la tua voce è musica per il mio cuore,
non potrei vivere senza!
Cantami una dolce ninna nanna
mentre mi culli tra le tue braccia,
poi addormentati vicino a me
cosicchè io possa sentire
il profumo della tua pelle,
il calore e la morbidezza
del tuo corpo che mi contiene:

con te vicino mi sento protetto,
come una perla
dentro alla sua conchiglia.



VIVI
la tua vita con gioia,
così io potrò vivere la mia
senza dover portare sulle spalle
fardelli che non mi appartengono.

Vivi la tua vita con entusiasmo,
così che anch’io possa viverla
con coraggio e con passione.

Vivi la tua vita nella libertà,
così anch’io potrò essere libero.


Questo ALFABETO è un viaggio nella profondità dell’essere bambino, che si trasforma in comprensione delle diverse sfumature dell’essere genitore.
E’ una raccolta di poesie che accompagna il bambino durante la crescita, trasformando la lettura condivisa con il genitore in un momento di scambio emotivo e di conoscenza reciproca.


LEGGIMI
un libro tutte le sere,

tienimi sulle tue ginocchia
e raccontami una storia
perché io possa sognare…
Dimmi di quand’ero piccino
e abitavo nel tuo ventre tondo
o di quando muovevo i primi passi incerti…

Narrami la mia storia e la tua
e quella dei miei nonni
e la storia del mondo
fin dall’inizio dei tempi…

C’era una volta e ancora, ancora…


Si può proporre al bambino già durante la gravidanza, quando la voce della mamma e del papà sono una dolce carezza che risuona nella pancia (per un approfondimento qui il link all’articolo dedicato alla lettura prenatale), per poi leggerlo insieme dopo la nascita. Il bambino potrà divertirsi scegliendo in prima persona quale lettera leggere di volta in volta, arrivando anche a comporre delle parole, in un gioco di scoperta emozionale e linguistica che si dipana tra le righe di una poesia.


Buona lettura,
Elena






domenica 5 aprile 2020

Chiuso per ferie


Quando si chiude la porta, un mondo si apre.


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Chiuso per ferie, M. Celeja, Topipittori, 2020

Titolo: Chiuso per ferie

Autore: Maja Celija

Editore: Topipittori

Anno di pubblicazione: 2020

Categoria: Albo illustrato – Silent book

Età consigliata: Dai 4 – 5 anni




Da piccola ero convinta che nel momento in cui mi addormentavo i giocattoli nella mia stanza prendessero vita. Più di una volta, appena sveglia, mi è capitato di tenere gli occhi socchiusi, immobile, cercando di coglierne i movimenti. Non ci sono mai riuscita..

Quando ho letto Chiuso per ferie, di Maja Celija, pubblicato per la prima volta da Topipittori nel 2006 e rieditato adesso in versione “mini” per la collana I Minitopi, sono ritornata a quegli anni, a quella dimensione bambina in cui sai che alcune cose sono impossibili, ma..non ne sei ancora del tutto convinto.

L’assenza di parole e la narrazione basata esclusivamente sulle immagini rafforza la sensazione di trovarsi in un luogo sospeso che va oltre il possibile, da osservare in punta di piedi per non disturbare, come ospiti privilegiati di un evento che vede l’intreccio tra il nostro mondo e un mondo “altro”.

La scena si apre su un bambino, in piedi davanti alla porta di casa sua, con una valigia accanto. Intuiamo che sta partendo per le vacanze.

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Chiuso per ferie, M. Celeja, Topipittori, 2020

La porta si chiude e il lettore resta della casa, adesso buia e silenziosa.

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Chiuso per ferie, M. Celeja, Topipittori, 2020

Ed ecco che, lentamente, i protagonisti delle fotografie appoggiate sulla credenza iniziano a prendere vita, uscendo dalle cornici.

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Chiuso per ferie, M. Celeja, Topipittori, 2020

E la casa stessa sembra riprendere vita, in maniera unica e originalissima…
I pattini a rotelle si trasformano un auto da corsa…

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Chiuso per ferie, M. Celeja, Topipittori, 2020

Il lavandino della cucina diventa un mare da attraversare a cavallo delle spugne per i piatti…

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Chiuso per ferie, M. Celeja, Topipittori, 2020

Il forno assume le fattezze di un moderno solarium…

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Chiuso per ferie, M. Celeja, Topipittori, 2020

I morbidi gomitoli di lana sono perfetti per fare un riposino..

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Chiuso per ferie, M. Celeja, Topipittori, 2020

Qualcosa però sta per succedere. I personaggi delle fotografie corrono veloci alle loro cornici.

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Chiuso per ferie, M. Celeja, Topipittori, 2020

La porta d’ingresso si apre, e ritroviamo il bambino, insieme alla sua famiglia, di ritorno dalla vacanza.

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Chiuso per ferie, M. Celeja, Topipittori, 2020

Sulla soglia, guardano la casa, buia e silenziosa come l’avevano lasciata... 
Se non fosse per un giocattolo in mezzo alla stanza… 

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Chiuso per ferie, M. Celeja, Topipittori, 2020


Quando leggo albi illustrati come Chiuso per ferie, non posso non pensare al silenzio e alla sua voce, alle sue tonalità, ai suoi ritmi. In ciascuna tavola illustrata, Maja Celija riesce a creare un silenzio diverso, di attesa, di quiete, di gioco.
E con questo silenzio noi lettori possiamo dialogare e interagire.

I silent book danno la possibilità al bambino di tirare fuori la sua voce narrante, che intrecciandosi alle illustrazioni del libro dà vita ad una voce terza del racconto, unica e irripetibile, e per questo estremamente preziosa.

Questo albo permette inoltre al lettore di approcciarsi agli spazi della casa in modo divergente e creativo (esilaranti i personaggi che prendono il sole nel forno), dando inizio a un gioco di fantasia attraverso cui decostruire e reinventare luoghi e oggetti famigliari, attribuendogli una veste e un significato nuovi, inaspettati, e intrisi di meraviglia.

Chiuso per ferie è un albo da leggere e rileggere insieme al proprio bambino, a partire dai 4 -5 anni, perché sarà ogni volta uguale, e al contempo ogni volta unico.

A volte noi adulti possiamo avere difficoltà ad approcciarci ad un silent book... Come si legge? Cosa devo dire? Devo descrivere le immagini?
Molto puntuale (e utile) a questo proposito la nota dell’editore a inizio libro:
“Confidando nell’acume dei suoi piccoli lettori, l’autore non ha ritenuto necessario tradurre in parole questa storia, affidata al solo potere delle immagini.
Nel caso i genitori dei lettori incontrino difficoltà di comprensione, suggerisce senz’altro ai bambini di raccontare loro, pagina per pagina, i fatti straordinari che vi accadono.”

Perché nessuno meglio dei bambini riesce a raccontare la voce del silenzio.

Buon silenzio e buona voce,
Elena