domenica 11 aprile 2021

LETTURA AD ALTA VOCE: piccoli suggerimenti per renderla più efficace

Ormai da anni è stata riconosciuta a livello globale l’importanza della lettura ad alta  voce ai bambini, per i suoi significativi benefici sia a livello emotivo che cognitivo.
Non tutti però possiamo sentirci a nostro agio nel leggere ad alta voce a qualcuno. Imbarazzo, paura di sbagliare, timidezza, incertezza su come muoversi possono frenarci e non farci vivere piacevolmente il momento.
In questo articolo guarderemo insieme alcune piccole strategie per aiutarci a prendere confidenza con questa pratica e per trasformarla in una preziosa abitudine familiare, perché leggere ai nostri bambini è uno dei più grandi regali che possiamo fare loro.

Chi ben comincia…


Per i bambini, leggere un libro con i propri genitori è un momento carico di emozioni, desideri e aspettative (che non devono spaventarci!).
Per creare l’atmosfera giusta di questa avventura, il momento iniziale della lettura riveste un ruolo centrale.
Assicuriamoci che il bambino abbia trovato una posizione comoda, che può essere in braccio a noi, seduto accanto, steso per terra, od ovunque lui preferisca. A questo punto, prima di iniziare la leggere, teniamo il libro in mano, facendo vedere la copertina al bambino e restiamo in silenzio qualche secondo. Questo lasso di tempo, seppur breve, dà al bambino l’opportunità di prepararsi emotivamente alla storia e di assaporare ciò che sta per accadere.
L'inizio di una lettura, nonostante sia solo un momento, vale davvero la pena di viverlo appieno, perché rappresenta una risorsa per catturare l’attenzione del bambino.
 

Ti voglio bene, Prunello, A.Lavatelli - M.SomàTerre di Mezzo Editore


Creare e mantenere la relazione con il bambino


Leggere ad alta voce ai bambini è soprattutto leggere ad alta voce con i bambini. La lettura diventa realmente efficace nel momento in cui il bambino si sente coinvolto in quello che sta avvenendo.
Può capitare, soprattutto le prime volte che un adulto si approccia ad una esperienza di questo tipo, che la sua attenzione sia focalizzata prevalentemente sul testo da leggere. L’ansia di sbagliare le parole e il chiedersi se si sta leggendo bene, può portare a dimenticarsi che questo è un momento di svago, di divertimento, e soprattutto di condivisione.
A questo proposito, un prezioso alleato per instaurare un rapporto è rappresentato dallo sguardo. Incrociare lo sguardo del bambino durante la lettura è il seme da cui nasce la complicità. Al bambino arriva subito che stai leggendo per lui e con lui, e si sente chiamato in causa come parte attiva di questo momento. E’ così che il libro, e soprattutto chi lo legge, trasformano la storia in relazione.
Lo sguardo non è solo una canale comunicativo, ma anche  un elemento espressivo importante nella lettura. Ricordiamoci quindi di raccontare anche con gli occhi, perché la storia vive nella voce come nello sguardo.

 
I fantastici libri volanti di Mr. Morris Lessmore, W. Joyce, Rizzoli


Leggere è una “questione di cuore”


Per permettere al bambino (e anche a noi) di entrare nella storia, di comprenderla e di assaporarla appieno, è importante leggere lentamente. Molto spesso non ce ne accorgiamo, ma mentre leggiamo a volte possiamo avere la tendenza a “correre”.
Chi si occupa di narrazione a livello professionale afferma che la velocità di lettura dovrebbe corrispondere a quella del battito del cuore. Senza pretese di professionismo, possiamo comunque fare nostro questo suggerimento, che ci ricorda come la lettura sia anche una “questione di cuore”.
Godiamoci e restiamo nel momento, dandoci il tempo di assaporare le parole e i silenzi, e permettendo così alla storia di prendere vita davanti ai nostri occhi e a quello del nostro bambino. E nel momento in cui decideremo di “correre”, sarà perché la storia stessa ci suggerirà di aumentare il ritmo della lettura, rendendo la velocità funzionale alla narrazione.

 
Il raffreddore di Amos Perbacco, P.C.Stead - E.E.Stead, Babalibri



Una voce, mille sfumature


Nel leggere una storia al nostro bambino la voce è sicuramente una delle risorse fondamentali, capace di rendere una lettura espressiva e accattivante.
Una lettura con la voce piatta e monotono può rendere faticoso per il bambino concentrarsi sulla storia e venirne coinvolto.
Facciamo nostre allora le potenzialità di questo strumento meraviglioso: variazioni di tono, pause, enfasi, cambiamenti di ritmo e di volume trasformano la voce in musica e permettono alla lettura di prendere corpo e diventare viva.
Il consiglio principale è di divertirci noi per primi con la voce, facendoci guidare dalla storia e al contempo sentendoci liberi di sperimentare. Sarà la reazione del nostro bambino, il suo essere più o meno coinvolto e affascinato da ciò che stiamo raccontando, ad aiutarci a capire quanto la modalità di lettura che abbiamo scelto sia efficace.
Una volta trovata la “melodia” giusta per un determinato libro, riproponiamola invariata ogni volta che lo leggiamo. Leggere un libro sempre allo stesso modo è per il bambino una rassicurazione emotiva, che deriva dal riuscire a prevedere ciò che sta per accadere. La ripetizione aiuta inoltre la memorizzazione, permettendogli di appropriarsi del libro per poi provare a leggerlo da solo.


 

Leggere ai bambini è leggere con i bambini


Come abbiamo visto nel paragrafi precedenti, leggere ai bambini implica l’instaurarsi di una relazione fatta di complicità e di comunicazione con l’adulto.
Proprio per questo carattere relazionale, durante la lettura il bambino può sentirsi libero di intervenire, facendo commenti, domande, avanzando ipotesi.
Soprattutto le prime volte, noi adulti possiamo vivere queste interruzioni come un ostacolo alla lettura: il timore di perdere il filo, di non riuscire ad arrivare in fondo possono farci sorvolare su ciò che il bambino sta comunicando, ignorandolo e proseguendo come niente fosse.
E’ importante invece saper accogliere questi contributi, valorizzandoli, perché sono indicatori del fatto che il bambino si sente accolto e a suo agio nella relazione, e che sta vivendo la storia in prima persona, interiorizzandola e facendola sua.
Questa lettura condivisa  potrebbe determinare anche un allontanamento dalla storia originale: il bambino potrebbe scegliere di cambiare il nome del personaggio, o di dare un’interpretazione alle illustrazioni divergente rispetto alla narrazione, suggerendo per il racconto un proseguimento diverso. In questi casi cerchiamo di non farci prendere dall’urgenza di reindirizzare la storia nei binari prestabiliti e godiamoci il momento, lasciandoci prendere per mano dal nostro bambino alla scoperta dell’avventura che vuole raccontarci o creare insieme a noi.


L'alfabeto del bambino naturale, E.Balsamo - T.D'Incalci, Il Leone Verde


 

Per concludere…


Leggere ad alta voce al nostro bambino è un momento ricco di intimità e di umanità, così influenzato dalle diversità di carattere, abitudini e preferenze che non è possibile affermare quali modalità di lettura siano giuste e quali sbagliate. Ciò che funziona con un bambino potrebbe essere assolutamente inefficace con un altro.
Le strategie che abbiamo visto possono ampliare la gamma di risorse utilizzabili durante la lettura ad alta voce, ma non devono essere vissute come regole infallibili o da applicare arbitrariamente in ogni occasione.
Negli anni, leggendo ai bambini, le ho potute sperimentate quotidianamente, facendole diventare parte significativa del mio bagaglio di lettrice ad alta voce. Al contempo, però, ogni bambino con cui ho condiviso delle storie mi portata a bilanciarle, combinarle e riadattarle in modo diverso a seconda del momento e delle dinamiche che andavano creandosi.
Proprio per questo, quando entriamo in relazione con un bambino attraverso i libri è importante ricordarci che la lettura ad alta voce è soprattutto una grande esperienza di ascolto.

Buon ascolto!
Elena




PER APPROFONDIRE

La lettura ad alta voce

In questi anni è andata sviluppandosi sempre maggiore attenzione verso la lettura ad alta voce ai bambini, e i genitori, da parte loro, sono sempre più consapevoli dell’importanza di avvicinare i loro figli alla lettura già dalla primissima età, e si interrogano con curiosità su come farlo e su quali libri proporre.

Ma come mai la lettura ad alta voce ai bambini è così importante? Scopriamolo insieme!

 

Perché i bambini vogliono leggere sempre la stessa storia?

A tutti i genitori sarà capitato almeno una volta di chiedersi "Ma perchè mio figlio vuole leggere sempre la stessa storia?!".

In questo post andiamo ad esplorare proprio i significati nascosti dietro la richiesta di leggere sempre, e tante volte, lo stesso libro, scoprendo che questa dinamica va ben oltre il semplice desiderio di ascoltare un racconto.

 

Come avvicinare i bambini alla lettura

L'amore dei bambini per i libri non è sempre immediato e facile. Nell'articolo sono indicate alcune  piccole strategie che possono aiutare a favorire un loro approccio positivo alla lettura.

 

La lettura prenatale

Leggere al proprio bambino nella pancia è una preziosa occasione per porre le basi per una relazione affettiva significativa e profonda, che non coinvolge solo la mamma e il bimbo, ma anche il papà!

 


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