Quando ascoltare è sinonimo di amare.
Chiedimi cosa mi piace, B. Weber - S. Lee, Terre di Mezzo Editore, 2016 |
Titolo: Chiedimi cosa mi piace
Autore: Bernard Waber – Suzy Lee
Editore: Terre di Mezzo Editore
Anno di pubblicazione: 2016
Categoria: Albo illustrato
Età consigliata: dai 4 anni
Ci sono tanti albi
illustrati che raccontano il rapporto speciale, di complicità e condivisione,
tra un genitore e il proprio bambino, e credo che uno di quelli meglio
riusciti, che conquista per la sua semplicità e al contempo intensità sia Chiedimi
cosa mi piace, edito da Terre di Mezzo, con testi di Bernard Weber e
illustrazioni della sempre meravigliosa Suzy Lee.
La storia ha inizio
già dal risguardo e dal frontespizio del libro, dove facciamo la conoscenza dei nostri protagonisti,
una bambina e il suo papà che si stanno preparando per uscire di casa.
Voltando la pagina, li
troviamo immersi in un meraviglioso paesaggio autunnale, un parco cittadino.
Chiedimi cosa mi piace, B. Weber - S. Lee, Terre di Mezzo Editore, 2016 |
Ed è qui, con una
semplice (ma non banale) richiesta da parte della bambina, -"Chiedimi cosa mi piace"-, che inizia un dialogo a due voci che
ci accompagnerà per l’intera storia.
- Chiedimi cosa mi
piace.
- Cosa ti piace?
- Mi piacciono i
cani.
Mi piacciono i gatti.
- Mi piacciono le anatre.
- Le anatre in
cielo? O le anatre in acqua?
- Mi piacciono le
anatre in cielo. No, nell’acqua. Mi piacciono tutte e due.
Chiedimi cosa mi piace, B. Weber - S. Lee, Terre di Mezzo Editore, 2016 |
Proseguendo nella loro
passeggiata, per la bambina il dialogo con il papà diventa un gioco che vorrebbe
non finisse mai.
- Chiedimi cos’altro
mi piace.
- Cos’altro ti
piace?
- Mi piacciono i
cavalli. No, mi piace cavalcarli.
- Chiedimi se mi piacciono i cono gelato.
- Ti piacciono i
coni gelato?
- No, io amo, amo,
amo i coni gelato.
Chiedimi cosa mi piace, B. Weber - S. Lee, Terre di Mezzo Editore, 2016 |
Il dialogo si
intreccia con il paesaggio, che funge da ispirazione per la conversazione, ma ciò che veramente emerge dalle pagine, parola dopo parola, è la potenza affettiva
che le semplici domande del papà e le semplici risposte della bambina riescono
a trasmettere.
- Chiedimi
qualche altro Mi piace.
- Che
ne dici di qualche altro Mi piace?
- Mi piace il
colore rosso. Mi piace tutto rosso.
Chiedimi cosa mi piace, B. Weber - S. Lee, Terre di Mezzo Editore, 2016 |
Chiedimi cosa mi piace, B. Weber - S. Lee, Terre di Mezzo Editore, 2016 |
Quando la passeggiata si
conclude, la bambina e il suo papà ritornano a casa, e il loro dialogo si
trasforma in una ninna nanna prima di dormire.
- Ora chiedimi se
ho sonno.
- Hai sonno?
- No, non ho sonno.
Be’, un pochino. No, ho tantissimo sonno.
- E se ci dicessimo
buonanotte?
- Dov’è il mio orsacchiotto?
- Ecco il tuo
orsacchiotto.
- E il mio canguro?
- Ecco il tuo
canguro.
- Buonanotte.
- Buonanotte. Per
favore, lascia la porta aperta.
- La porta è
aperta.
- Buonanotte.
La potenza di questa storia, che si sviluppa nel semplice arco di una giornata, dalla mattina alla sera, risiede nella sua capacità di raccontare un rapporto che vale
una vita, quello tra una figlia e un padre, tra una bambina che chiede di
essere ascoltata e un adulto che è disposto a farlo.
Chiedimi cosa mi
piace è infatti un inno
all’ascolto, quello vero, che rappresenta una forma d’amore e di riconoscimento del proprio
bambino, della sua individualità e unicità. Sentirsi ascoltati equivale a sentirsi amati e anche a sentirsi "esistere".
Chiedimi cosa mi piace, B. Weber - S. Lee, Terre di Mezzo Editore, 2016 |
Bernard Waber è
riuscito a creare un intero mondo affettivo utilizzando esclusivamente la forma
narrativa del dialogo, e Suzy Lee, con le sue illustrazioni che ricordano degli
schizzi, ha aiutato a completare e a dare respiro a questo mondo.
La narrazione è
lenta, ma al contempo ritmica: le pagine scivolano via morbidamente, regalando
momenti di energia alternati a momenti di quiete, che assumono quasi l’andamento delle onde del mare.
Questo albo illustrato realizza il suo massimo
potenziale nella lettura a due voci con il proprio bambino, per arricchire
ulteriormente quel momento speciale di condivisione che i libri sanno creare.
Buona lettura!
Elena
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