sabato 14 dicembre 2019

Swinging Christmas

Il dono più bello che un adulto possa fare a un bambino è l’amore per la lettura.


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Swinging Christmas, B. Lacombe - O. Ruiz, Rizzoli, 2013


Titolo: Swinging Christmas

Autore: Benjamin Lacombe – Olivia Ruiz

Editore: Rizzoli

Anno di pubblicazione: 2013

Categoria: Albo illustrato  - cd musicale

Età consigliata: dai 7 anni


L’atmosfera natalizia porta con sé albi illustrati bellissimi, con storie che parlano di amicizia, di famiglia, e di calore umano. 
Se uno di questi libri unisce anche l’amore per la lettura e la musica jazz, diventa sicuramente imperdibile.

Swinging Christmas, illustrato da Benjamin Lacombe e ispirato a un racconto di Olivia Ruiz, è la storia di Robin, “il re dei monelli”...

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Swinging Christmas, B. Lacombe - O. Ruiz, Rizzoli, 2013

...un bambino di nove anni che viveva a Piunoiosodicosisimuore…

Un luogo tanto desolato e triste che Robin l’aveva ribattezzato così.

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Swinging Christmas, B. Lacombe - O. Ruiz, Rizzoli, 2013

Qualche giorno prima di Natale, la mamma chiese a Robin…

…di portare qualcosa da mangiare a un anziano eremita che viveva chiuso in un castello isolato fuori dal paese.

Robin non era entusiasta dell’idea: a scuola girava voce che questo signore fosse un essere tremendo e minaccioso. La mamma però non volle sentire ragioni e Robin si mise in cammino.

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Swinging Christmas, B. Lacombe - O. Ruiz, Rizzoli, 2013

A ogni passo la foresta diventava sempre più scura.
Non vi cresceva nemmeno un fiore; tutto intorno solo alberi dai rami ossuti, simili a minacciose dita ritorte.
Robin tremava all’idea di trovarsi davanti alla casa decrepita, senza vita, sul punto di crollare per l’abbandono.

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Swinging Christmas, B. Lacombe - O. Ruiz, Rizzoli, 2013

A pochi metri dalla casa però udì una musica bellissima, dolce come una carezza, che almeno un pochino lo rassicurò.
All’improvviso una mano l’afferrò per il braccio. Robin iniziò ad urlare, mentre una fragorosa risata gli risuonò alle spalle.

<< Ma cos’hai da gridare così? Su su, torna in te ragazzo, non ti mangio mica! Non sono un orco! […] Togli le mani da viso, ragazzino, e vedrai che non sono certo Gargantua!>>.

Robin si trovò davanti un uomo gigantesco con i capelli spettinati, le sopracciglia cespugliose, un cappotto di pelliccia e un sorriso gentile.

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Swinging Christmas, B. Lacombe - O. Ruiz, Rizzoli, 2013

Robin balbettò:
<<Gargan…che cosa?>>
<<Non conosci Gargantua? E’ una delle storie più straordinarie che siano mai state scritte! Entra a scaldarti o ti prenderai un malanno e te la racconterò.>>
La casa di Bernard era come il paese della meraviglie, piena di tesori e un po’polverosa. I ceppi che scoppiettavano come fuochi d’artificio nel caminetto e la voce avvolgente della cantante che usciva dal giradischi riscaldavano la stanza.
Eppure qual luogo immerso nella penombra restava un posto strano. Centinaia di libri erano stipati ovunque, sulle mensole, in ogni angolo, e perfino utilizzati come piedi dei tavoli o come fermaporte.
Alle pareti erano appesi strumenti musicali, numerose locandine e fotografie di una donna con i capelli scuri, lunghi, con un fiore tra i capelli […]. Era impossibile fare un passo senza incrociare i suoi occhi.

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Swinging Christmas, B. Lacombe - O. Ruiz, Rizzoli, 2013

Robin chiese chi fosse quella donna, ma Bernard non rispose. Gli spiegò invece che la musica che sentiva si chiamava jazz. Era una musica sacra, che gli schiavi neri d’America avevano inventato tanti anni prima.
Davanti a due tazze di cioccolata Bernard iniziò a raccontare a Robin la storia di Gargantua, modulando la voce, alzandosi in piedi e mimando con ampi gesti.
Arrivato il momento di salutarsi Bernard diede a Robin il libro di Gargantua.

<<Se vuoi sapere come va a finire la storia, prendi questo libro e riportamelo quando lo avrai letto.>>
Sulla strada del ritorno, la possente voce di Gargantua accompagnò Robin al ritmo della musica jazz.

Quando Robin fu a casa corse in camera sua per continuare la storia…

Ma non trovò niente.
Non trovò più la voce dell’orco, né i suoi gesti spaventosi, né le risate fragorose: solo delle lettere mischiate e delle parole senza senso. Dopo aver fatto ancora un tentativo per raccapezzarsi tra quelle righe, Robin chiuse il libro con un colpo secco e stizzito.

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Swinging Christmas, B. Lacombe - O. Ruiz, Rizzoli, 2013

Il giorno dopo Robin tornò da Bernard, pieno di rabbia per non essere riuscito a proseguire da solo nella lettura.
Bernard lo fece sedere accanto a sé.

<< Per leggere, amico mio, bisogna rilassarsi. Lascia che le parole vengano a te senza giudicarle, senza giudicarti; lasciati invadere senza paura […]. Le lettere, le parole sono anch’esse musica. Prova a leggere lentamente e vedrai che pian piano troverai il ritmo giusto, e allora sarà fatta E’ stata lei a insegnarmelo>>.

E Bernard indicò la donna dai capelli scuri le cui foto riempivano la stanza.
Robin trovò il coraggio e chiese chi fosse quella donna.
Bernard rispose che era sua la voce che sentiva sempre cantare. Si chiamava Sol, ed era la cantante di una orchestra, la Red Star. 

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Swinging Christmas, B. Lacombe - O. Ruiz, Rizzoli, 2013

Lei e Bernard si erano amati per tanti anni, e per stare insieme Sol lo aveva seguito a vivere in quel villaggio sperduto.

Il Sole pian piano aveva rallentato la sua corsa per accordarsi al ritmo del villaggio. Lei, abituata a vivere di notte, si svegliava presto per andare al mercato e aveva pure tentato di far domare la sua magnifica capigliatura dal parrucchiere della piazza. Ma i suoi modi e e i suoi vestiti rossi erano rimasti troppo eleganti… […] Non si adattò mai.
Allora quella magnifica stella cominciò a nascondersi: indossava abiti grigi, non si vedeva più in giro. 

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Swinging Christmas, B. Lacombe - O. Ruiz, Rizzoli, 2013

Finchè la vigilia di un Natale sparì.

Robin non chiese più a Bernard di parlare di Sol.
Leggevano insieme quasi ogni giorno, e Bernard aiutava Robin, iniziando lui a leggere, per poi passare il libro al suo piccolo amico.

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Swinging Christmas, B. Lacombe - O. Ruiz, Rizzoli, 2013

E se, scoraggiato dalle difficoltà, il ragazzo gettava via il libro, Bernard lo raccoglieva senza dire niente, poi sceglieva un disco di Sol e, con solennità, lo metteva sul giradischi. Robin, distratto da quel cerimoniale, si lasciava avvolgere dalla musica e si calmava.

Fu così che i due amici, giorno dopo giorno, incontrarono Capitan Fracassa, Alice, Robinson Crusoe, i tre moschettieri.

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Swinging Christmas, B. Lacombe - O. Ruiz, Rizzoli, 2013

Un giorno però Robin dovette andare in collegio, dall’altra parte del villaggio.
Pensava spesso a Bernard e canticchiando qualche nota di jazz si sentiva di nuovo in sua compagnia.

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Swinging Christmas, B. Lacombe - O. Ruiz, Rizzoli, 2013


Arrivato a casa per le vacanze, Robin si recò immediatamente da Bernard.
Il ragazzo bussò alla porta, lo chiamò, ma nell’aria c’era solo un grande silenzio.
Su una poltrona, però, Robin trovò una lettere indirizza a lui.

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Swinging Christmas, B. Lacombe - O. Ruiz, Rizzoli, 2013

“Mio caro Robin,
ho deciso di partire per raggiungere altri cieli. Conto su di te per continuare a divorare storie e condividerle con generosità e follia come abbiamo fatto insieme.
Ti lascio i libri che hai amato, così come i preziosi dischi di Sol.
Mi mancherai, ma so che capirai perché ho deciso di chiudere questo capitolo del mio libro.”

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Swinging Christmas, B. Lacombe - O. Ruiz, Rizzoli, 2013

Swinging Cristimas è una favola dolce-amara, che riesce a intrecciare elementi diversi, ma tutti ugualmente preziosi: musica, amicizia, amore per i libri ed educazione alla lettura.

Benjamin Lacombe è un illustratore eccezionale, che trasforma ogni tavola in un quadro. Ad accompagnare le immagini e le parole di questo albo c’è anche un cd con 5 canzoni jazz, cantate da Olivia Ruiz, ideatrice del racconto, insieme alla The Red Star Orchestra.

Questa storia tratta un aspetto seondo me fondamentale dell’educazione alla lettura: il ruolo centrale dell’adulto nell’aiutare il bambino a coltivare l’amore per i libri, sostenendolo nei momenti in cui le parole sembrano montagne troppo alte da scalare. 
La lettura condivisa, a questo proposito, è uno strumento potentissimo, perché trasforma il libro in un mondo da scoprire assieme, tenendosi per mano, fino a quando il bambino non sarà in grado di camminare tra le righe da solo.

Il libro è indicato a partire dai 7 anni, e può essere suggestivo leggerlo con l'accompagnamento della musica jazz contenuta nel cd.

Buona lettura e buona musica!
Elena


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