Da quanti pezzi di cuore è composto l’amore?
L'aggiustacuori, A. Abad - G. Pacheco, #logosedizioni, 2011 |
Titolo: L’aggiustacuori
Autore: A. Abad – G. Pacheco
Editore: #logosedizioni
Anno di pubblicazione: 2011
Età consigliata: dai 9 anni
Ci sono infiniti modi per parlare e raccontare l'amore, e gli albi illustrati, con il loro canto e controcanto di parole e immagini, sono uno strumento privilegiato per farlo.
In un'atmosfera fiabesca e onirica, L’aggiustacuori racconta l'amore non corrisposto di Mattia per Beatrice: Beatrice non può amare, perchè non possiede un cuore, e Mattia, per conquistarla, è disposto a donargli il suo, fino all'ultimo frammento.
Mattia
di professione aggiusta i cuori.
Nella
stufa a legna del suo laboratorio scalda i cuori gelidi
e,
con un ago d’argento, ricuce quelli infranti.
L'aggiustacuori, A. Abad - G. Pacheco, #logosedizioni, 2011 |
L’aggiustacuori
ha però un segreto..
Al
calar del sole, si chiude dentro
e
passa ore intere a modellare cuori:
cuori
teneri, di marzapane…
cuori
duri, di porcellana…
..
da donare a Beatrice, la donna che ama.
E’
questo il suo segreto:
fabbrica
cuori per lei,
perché
Beatrice un cuore non ce l’ha.
Proprio
per questo motivo, però, Beatrice non è in grado di apprezzare i regali di
Mattia..
L'aggiustacuori, A. Abad - G. Pacheco, #logosedizioni, 2011 |
Lei
non gli bada neppure:
dimentica
il regalo su una mensola
e,
con sguardo freddo
di
chi non è capace di sentimenti,
lo
congeda dalla finestra.
Quello
che Beatrice non sa è che…
…
in ogni cuore cui dà forma,
Mattia
nasconde
Un
pezzetto del suo.
Ed
ecco che una notte, nel terminare il regalo per Beatrice, Mattia si apre il
petto e scopre che gli resta solamente un minuscolo frammento di cuore.
Da
quella sera…
…
Dal laboratorio non uscì più alcun suono
e le
porte restarono sigillate.
Tutti
si domandavano cosa fosse accaduto
all'uomo che aggiustava i cuori.
Se
lo domandò anche Beatrice, quando la primavera successiva non vide Mattia
arrivare con un cuore sotto il braccio, e decide di andarlo a cercare nella sua
bottega.
L'aggiustacuori, A. Abad - G. Pacheco, #logosedizioni, 2011 |
Beatrice
girò la maniglia, ormai arrugginita,
e
scoprì il giovane riverso su una sedia,
immobile
come una statua,
col
volto severo.
Il
suo petto era vuoto.
Sul
tavolo,
tra
gli scarti dell’opera finita a metà,
rifulgeva
l’ultimo brandello del suo cuore.
L'aggiustacuori, A. Abad - G. Pacheco, #logosedizioni, 2011 |
Beatrice
capì cos'era successo e corse verso casa, per recuperare tutti i cuori che
Mattia le aveva regalato.
Li
portò con sé’ in laboratorio e…
…
Li scagliò contro il muro uno per uno,
mandandoli
in mille pezzi.
Con
la massima cura,
cercò
tra i cocci i resti del cuore di Mattia
E si
mise a ricomporli nel petto del ragazzo.
L'aggiustacuori, A. Abad - G. Pacheco, #logosedizioni, 2011 |
Quando
aprì gli occhi, Mattia credette di sognare:
Beatrice
lo teneva tra le braccia e gli accarezzava i capelli.
L'aggiustacuori, A. Abad - G. Pacheco, #logosedizioni, 2011 |
Quando
si accorse che Mattia si era ripreso, Beatrice però lo rimproverò aspramente di
averla fatta preoccupare, e se ne andò sbattendo la porta.
I
mesi passarono e in primavera Mattia tornò da Beatrice con un nuovo cuore sotto
il braccio.
Beatrice
accettò il regalo con poco entusiasmo
e,
senza nemmeno dire grazie,
lo
abbandonò sulla mensola.
Un
sorriso birichino era però apparso sul suo viso perché…
Nel
rimettere insieme il cuore di Mattia,
la
ragazze ne aveva tenuto un pezzettino per sé.
Grazie
a qual pezzettino,
Beatrice
ha imparato a sorridere
da
dietro le finestre e, da allora,
ogni
primavera aspetta il ritorno di Mattia.
L'aggiustacuori, A. Abad - G. Pacheco, #logosedizioni, 2011 |
L’aggiustacuori, grazie alle parole di Arturo
Abad, e alle meravigliose illustrazioni di Gabriel Pacheco, che evocano una narrazione scenica quasi teatrale, trasporta il lettore in una atmosfera fiabesca e malinconica.
Su
uno sfondo omogeneo, rosso come il sangue, o blu come le vene, i personaggi,
gli edifici, gli alberi si stagliano nettamente nella loro plasticità e
bidimensionalità, creando l’effetto di un collage.
Questa
scelta stilistica è visivamente molto potente, perché ciascuna illustrazione
assume un carattere di immobilità, come se quello rappresentato fosse un
presente eterno e immutabile.
Al
contempo, lo scotch con cui sono incollate alcune immagini riporta a una
dimensione di precarietà, in un contrasto simbolico inusuale.
A
collegare le diverse pagine troviamo poi un filo bianco, quello che Mattia
utilizza per ricucire i cuori, che nel proseguo della storia si trasforma in nuvola,
in ragnatela, per poi diventare il filo che lega Mattia a Beatrice e al sogno
di quello che potrebbe essere.
Questo
meraviglioso albo illustrato non va pensato come una semplice storia d’amore.
Per come si sviluppa la storia di Mattia e Beatrice, ci viene regalata la preziosa occasione di riflettere sull’amore e sui
suoi significati.
Amare
è darsi totalmente a qualcuno, fino all’ultimo pezzo di cuore? Qual è il
confine tra l’amore per noi stessi e quello per l’altra persona? L'amore può arrivare anche a chi non è disposto a riceverne?
Tante
sono le domande che si possono porre, come tante sono le risposte che si
possono dare.
L'aggiustacuori è una storia che regala domande, assolutamente non banali, sull'amore, e per questo credo che meriti di essere letto e riletto tante volte.
L'aggiustacuori è una storia che regala domande, assolutamente non banali, sull'amore, e per questo credo che meriti di essere letto e riletto tante volte.
Questo albo rappresenta una lettura adatta ai giovani lettori a partire dai 9-10 anni, ma
credo che possa essere pienamente compresa, apprezzata e vissuta dagli
adolescenti, che si stanno creando la loro concezione dell’amore, dell’amare e
dell’essere amati, e da noi adulti, che questa concezione l'abbiamo vissuta, messa in discussione e cambiata più di una volta.
Buona lettura e buone domande!
Elena
Nessun commento:
Posta un commento